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Gaza, Abbas: ”Israele accetti piano egiziano’

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GAZA – Israele deve accettare il piano egiziano o altrimenti dovrà "assumersi la responsabilità del conflitto a Gaza". E' quanto ha detto oggi il presidente palestinese, Mahmoud Abbas, in una conferenza stampa al Cairo, durante la quale ha sottolineato come il piano sia "l'unico modo per procedere verso la fine della crisi".

Ma intanto caccia israeliani e truppe di terra hanno continuato a colpire obiettivi a Gaza mentre i militanti islamici hanno sparato razzi contro il sud di Israele, ignorando entrambi la risoluzione dell'Onu
che chiede l'immediato cessate il fuoco dopo due settimane di combattimenti.

Secondo le testimonianze dei residenti, questa mattina all'alba i caccia israeliani hanno bombardato la base, ormai abbandonata, delle forze di sicurezza di Hamas a Khan Younis, un mercato a Beit Lahiya, nei pressi del confine nord con Israele, e diversi edifici nella zona di Gaza City.

Sempre alle prime luci dell'alba, forze di terra israeliane sono state avvistate alla periferia di Gaza City, a circa 2 chilometri dal campo profughi di Shati, che si trova sulla costa, ma ancora non sarebbero entrate nella zona urbana. Da parte sua, Hamas afferma di aver colpito con un razzo una base militare israeliana a 27 chilometri da Tel Aviv. La base si trova tra Rehovot e Gedera e ospita unità che fanno servizio sui caccia e gli elicottori da guerra.

Le Nazioni Unite hanno annunciato che riprenderanno le operazioni umanitarie a Gaza, avendo ricevuto assicurazioni dal ministero della Difesa di Tel Aviv riguardo alla salvaguardia dei propri dipendenti. Una portavoce dell'Onu, Michele Montas, ha detto che l'esercito israeliano ha espresso il rammarico per l'incidente – l'uccisione di un dipendente dell'Unrwa e il ferimento di altri due giovedì Gaza in un bombardamento israeliano – che ha portato all'interruzione dell'intervento umanitario dell'Onu a Gaza.

L'Onu, ha aggiunto la portavoce, ha ricevuto credibili assicurazioni riguardo alla sicurezza del proprio personale e delle proprie strutture e riguardo al fatto che le operazioni umanitarie saranno rispettate e tutelate. "Su queste basi, i movimenti del nostro staff interrotti giovedì potranno riprendere al più presto possibile".