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I giovani calciatori della Toscana nel 1° torneo Fair Play

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FIRENZE – Giancarlo Abete, presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, e l’endocrinologa Maria Luisa Brandi, presidente della Fondazione per la ricerca sulle malattie ossee Firmo, hanno presentato oggi a Roma la prima edizione del torneo Fair Play – Non rompere le ossa.
Si tratta di un innovativo quadrangolare tra le squadre della categoria Allievi di Toscana, Lazio, Puglia e Veneto, che nel corso dei propri Campionati Regionali (vi partecipano 348 formazioni per un totale di oltre 8.000 ragazzi tra i 14 e i 16 anni) avranno realizzato il miglior punteggio nella classifica disciplina. Dunque parteciperanno al torneo non le vincitrici dei Campionati, bensì le squadre che avranno collezionato meno ammonizioni ed espulsioni.
Le gare si svolgeranno alla fine di maggio al Centro Tecnico Federale di Coverciano (Firenze): sabato 30 le due eliminatorie, domenica 31 la finale. Per queste quattro squadre particolarmente corrette e leali si realizzerà così il sogno di tutti i giovani atleti che militano nelle categorie minori: essere invitati a trascorrere due giorni a Coverciano, visitare il museo del calcio, giocare nei campi dove sempre si allena la nostra Nazionale.
A premiare la squadra vincitrice il campione del mondo, goleador di Spagna 82, Paolo Rossi, testimonial di Firmo.
L’accordo tra Federazione e Fondazione coinvolge non a caso il Settore Giovanile e Scolastico. Obiettivo del torneo è infatti quello di far comprendere ai nostri giovani calciatori e calciatrici (ma anche a genitori e allenatori) che per crescere bene, leali nel cuore e vigorosi nel fisico, occorre essere corretti tanto in campo quanto a tavola.
Solo il comportamento sportivo garantisce infatti la regolarità del gioco, così come solo un’alimentazione appropriata consente alla struttura ossea di giovani e giovanissimi di svilupparsi in tutte le sue potenzialità e di mantenersi sana per tutta la vita. Il calcio, sport gravitazionale, è peraltro tra i più adatti a rinforzare le ossa. Ed importante sapere che, quando si è giovani, il 10% in più di densità ossea basta a ridurre del 50% il rischio di fratture anche in età avanzata.
La professoressa Brandi, docente all’Università di Firenze e specialista di osteoporosi e delle varie malattie del metabolismo, ha spiegato così questi concetti.
“Per crescere con le ossa forti occorre fare sport e alimentarsi con le giuste sostanze. Più calcio (il minerale), più vitamina D e vita all’aria aperta, meno fastfood, bibite gassate e televisione. Gli esperti definiscono l’osteoporosi malattia pediatrica, per dire che occorre prevenirla fin da piccoli per evitare di ammalarsi anche a vent’anni. Si tratta di una brutta malattia che si fa sentire soprattutto, spesso in modo tremendo, dopo i 50 anni, in particolare tra le donne: ossa sempre più fragili che si piegano e si spezzano, invalidità, una vita che non è più vita. Dunque, cari ragazzi e ragazze, fate la giusta attività fisica e attenti a quello che mangiate per mantenervi giovani anche quando per l’anagrafe non lo sarete più”.
Alla presentazione ha partecipato anche massimo giacomini, presidente del settore Giovanile e Scolastico della Figc, con vari rappresentanti dei Comitati Regionali e agli sponsor della manifestazione: due abituali fornitori della Nazionale come Nutella, la crema di cioccolato adorata dai ragazzi di tutte le età, e Acqua di Uliveto, minerale ricca di calcio, oltre a Olio Petrini.