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Il calcio non provoca la Sla, la Figc studia la ‘malattia’

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Il calcio non provoca la Sla, la Figc studia la ‘malattia’

ROMA – Il calcio non provoca la Sclerosi laterale amiotrofica (Sla), malattia degenerativa e progressiva del sistema nervoso anche nota come 'malattia dei calciatori', per via di alcuni casi registrati tra atleti che hanno disputato campionati di serie A tra gli anni Settanta, Ottanta e Novanta. Lo sostengono in coro i membri della Commissione scientifica della Federazione italiana giuoco calcio (Figc), riuniti oggi a Roma per illustrare i primi risultati di uno studio sulla malattia, dal quale emerge che uno dei meccanismi che provoca la patologia e' una mutazione genetica del recettore per l'acetilcolina.

"Non ho mai creduto in una relazione tra calcio e Sla – afferma Paolo Zeppilli, coordinatore della Commissione e direttore della scuola di specializzazione in medicina dello sport all'universita' Cattolica di Roma – e questo studio dimostra che ora tutto andra' rivisto, anche gli studi epidemiologici del passato". Dello stesso avviso Piero Volpi, direttore del Centro di traumatologia dell sport all'Irccs Galeazzi di Milano, con un'esperienza da calciatore professionista alle spalle. "So che c'e' una generazione di calciatori molto preoccupata per quanto riguarda la Sla – sottolinea – ma bisogna essere precisi". Il calcio non provoca la Sla, ma addirittura previene altre malattie molto comuni: "non si dice mai – afferma Volpi – che tra i calciatori ci sono meno decessi per cause oncologiche e cardiologiche".

Anche Mario Melazzini, direttore del DH Oncologico Irccs Fondazione Maugeri di Pavia e presidente dell'Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica Onlus, e' cauto sull'argomento. "Da tecnico e da presidente dell'associazione – osserva – mi sento di escludere qualsiasi legame ed evidenza concreta tra calcio e Sla. Ci sono tante altre categorie con un'incidenza maggiore, come gli agricoltori e i meccanici saldatori. Lo studio presentato oggi – conclude – e' un tassello in piu' per la ricerca contro la Sla che, con tutte le scaramanzie del caso, puo' rappresentare una svolta epocale nella lotta alla malattia".

Articlolo scritto da: Adnkronos