Home Cultura e Eventi Cultura Il cinema celebra il “Giorno della Memoria” 2009

Il cinema celebra il “Giorno della Memoria” 2009

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FIRENZE – La Toscana è una regione che ha preso un forte impegno per non dimenticare gli orrori dell'Olocausto e delle persecuzioni perpetrate durante la seconda guerra mondiale nei confronti della popolazione ebrea: è dal 2002 che organizza iniziative per far conoscere a tutti – e in particolare ai giovani – la tragica realtà delle deportazioni e dei campi di sterminio e trasmettere i valori di pace e democrazia.

Oltre al treno della memoria, partito dal 2002 ad oggi ben 5 volte, e al Meeting al Mandela Forum, che nel 2006 e 2008 ha richiamato a Firenze ben 11.000 persone da tutta la Toscana, iniziative culturali si susseguono arricchendo il programma della “Giornata della Memoria”.

Quest'anno sono più di 250 le iniziative in programma: tra queste una rassegna cinematografica, organizzata da Regione Toscana in collaborazione con Mediateca Regionale Toscana Film Commission, al cinema Stensen di Firenze (Viale Don Minzoni, 25). Ieri è stata la volta de La petite prairie aux bouleaux, (il boschetto delle betulle), di Marceline Loridan-Ivens (regista e moglie di uno dei più importanti documentaristi del Novecento, l'Olandese Joris Ivens) presente allo Stensen a presentare il suo film e a testimoniare la sua realtà di ex-deporatata.

“Volevo fare un film – ha dichiarato Marceline Loridan-Ivens – su come è possibile di vivere “con” (questo ricordo n.d.r.), come è possibile sopportare ciò che si è dovuto fare, è un film sulla memoria e sulle mancanze della memoria, il rifiuto inconscio del ricordo, in altre parole l'oblio del ricordo per poter sopravvivere”.

Nel film una superstite di Auschwitz, Myriam, torna in quello che Levi definì anus mundi sessant'anni dopo, per ripercorrere quei tragici giorni. Qui incontra un giovane fotografo, Oskar, che si appassiona alla sua storia. Myriam scoprirà che Oskar è in realtà il figlio di un colonnello delle SS.

La rassegna prosegue oggi, 23 gennaio, con Der Letzte Zug (L'ultimo treno), di Dana Vavrovà e Joseph Vilsmaier, che racconta, con immagini inevitabilmente crude e drammatiche, il countdown della deportazione ad Auschwitz: dall'arresto fino all'arrivo nell'inferno del campo. In particolare viene esplorata nei dettagli la bestialità del viaggio in treno.

Il 24 gennaio si concluderà con Am Ende kommen Touristen (Alla fine arrivano i turisti), di Robert Thalheim, in cui il regista mostra la propria esperienza personale di servizio civile, svolto ad Auschwitz, al fianco di un vecchio superstite. Il film analizza il dilemma dei viaggi studenteschi e turistici nel campo di sterminio: gita o strumento per mantenere il ricordo?

Al termine della proiezione di ieri sera, si è svolto un partecipato dibattito durante il quale il pubblico ha manifestato il suo entusiasmo per l'opera della Ivens. Visto il successo della prima proiezione, attesa anche per stasera e domani, grande affluenza di pubblico. “Alla fine arrivano i turisti – ha concluso la Ivens – è un film bellissimo, andatelo a vedere. Fa vedere come un sopravvissuto ai campi di steriminio viene oggi trattato come un sopramobile dai turisti. Questo fa parte della difficoltà oggi di ricordare, senza trasformare tutto in evento mediatico”.

I film sono tutti in versione originale con sottotitoli in italiano. L'ingresso è libero.
(Cinema Stensen, Viale Don Minzoni 25, Firenze, proiezioni ore 18.00).