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Il Kazakistan tende la mano all’Italia

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ROMA – Il Kazakistan tende la mano all'Italia. Mercoledì 4 novembre il presidente dello Stato asiatico Nursultan Nazarbayev sarà in visita ufficiale in Italia, dove incontrerà il premier Silvio Berlusconi. Nell'ambito della visita di Stato, è previsto anche un incontro con Benedetto XVI.

Il grande poeta kazako Abai diceva che ''è la mano che unisce i popoli''. In questo stile, il segno della visita di Nazarbayev a Roma è proprio quello della mano tesa a un popolo amico, la stessa mano del leader kazako (nella foto) che campeggia al terzo piano della Baiterek Tower, 'L'albero della Vita' piantato con i suoi 97 metri di altezza al centro della capitale Astana, la perla del Kazakistan.

Nell'impronta giallo oro i kazaki, come in un messaggio ideale che li lega al loro leader, il presidente-padre da vent'anni alla guida della giovane democrazia asiatica, pongono la loro mano, impegnandosi nell'opera di stabilizzazione politica tracciata dal presidente.

Nelle foto, scorrono le immagini della ex repubblica sovietica che nel 2010 sarà chiamata a presiedere l'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Ocse).

Dalla Via della Seta al petrolio, gli scatti mostrano la fierezza di un popolo di antiche tradizioni che guarda al futuro nel destino di una terra che abbraccia straordinarie bellezze paesaggistiche ' dai tramonti del Mar Caspio alle montagne del Cielo, dalla steppa ad Almaty ed Astana, capolavori dell'architettura moderna ' attraendo investimenti esteri senza perdere la semplicità di un popolo abituato al confronto.

Cerniera tra Europa e Asia, il Kazakistan gioca un ruolo geopolitico importante sullo scacchiere mondiale e dal Congresso Mondiale Interreligioso di Astana, è un punto fermo della 'pax religiosa' in Eurasia. Tra memoria e futuro, fra tutti i Paesi dell'Asia centrale, il Kazakiistan è pronto ad entrare nel processo doi integrazione politica ed economica della comunità mondiale.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign