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Il ‘Palafreniere’ restaurato

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Nuovo splendore all’abito da palafreniere di Casata Rozzelli della Giostra grazie alla tesi di laurea di Laura Folli che ha progettato e realizzato il restauro di uno degli undici costumi di proprietà del Comune realizzati da Luigi Sapelli detto “Caramba”. Soddisfazione dell’assessorato alla cultura del Comune per questa realizzazione che rappresenta un avvio del tanto lavoro, anche culturale, che è possibile fare intorno alla Giostra. Ci proponiamo l’obiettivo di recuperare, conservare ed esporre – conferma il direttore dell’ufficio Giostra Alessandro Boncompagni. I progetti di recupero della Fortezza Medicea prevedono infatti che nei due Bastioni possa essere ospitato un Museo dei costumi e accessori della Giostra. Obiettivo condiviso e auspicato anche dai Rettori dei Quartieri. La tesi di Laura Folli è un primo passo in questa direzione. Intanto il suo lavoro ha varcato i confini aretini ed è approdato all’Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Lettere e Filosofia dove, come sostiene la docente del corso Cultura e Stilismo della moda Lucia Nucci, “insieme a questa tesi è arrivato anche l’amore e la passione che Laura ha per la sua città e per la rievocazione storica della Giostra. Sono orgogliosa del lavoro fatto che è maturato in modo costruttivo nel nostro corso di storia e tecnica del restauro e offre spunti di studio interessanti”.
Nella tesi si riporta l’analisi storica, documentaria e fotografica dei costumi presi in esame e, come sostiene Laura Folli “grazie alla collaborazione dell’ufficio Giostra e Folclore del Comune e dell’Università degli Studi di Firenze ho potuto così rendere vita ad una particolare e meravigliosa collezione di costumi ed accessori utilizzati per la Giostra. Gli abiti in questione risalgono al 1934 e sono attribuiti al noto costumista e scenografo Luigi Sapelli, in arte “Caramba”, celebre soprattutto per la sua lunga e proficua collaborazione con il Teatro della Scala di Milano. Questi 11 costumi sono un patrimonio di grande importanza storica e il loro restauro è un lavoro che può proseguire insieme all’aggiornamento dell’archivio informatico di catalogazione di tutti i costumi e gli accessori che potrà essere inserito nel sito del Comune e diventare patrimonio di tutti”.
Il progetto si è articolato in varie fasi ed è partito dallo stage che Laura Folli ha svolto presso l’ufficio Giostra del Comune. Qui ha iniziato il lavoro di catalogazione, di schedatura e di collocazione della collezione studiando la storia e lo svolgimento della manifestazione e anche l’evoluzione dell’abbigliamento cavalleresco negli anni e nella diverse edizioni della Giostra. Nella tesi sono riportate poi ricerche sulla figura del Caramba e di altri autori di costumi nel periodo che va dal 1900 al 1956 come Gualtiero Dè Bacci Venuti e Vittorio Nino Novarese, evidenziando le differenze stilistiche tra i vari gruppi di costumi.
Il lavoro di Laura Folli è proseguito poi con la realizzazione di una scheda sullo stato di conservazione degli undici abiti e da un’indagine approfondita sul costume oggetto degli interventi di restauro, il tutto corredato da un’accurata documentazione fotografica.