Home Cronaca Inferno a Viareggio, treno Gpl deraglia alla stazione ed esplode

Inferno a Viareggio, treno Gpl deraglia alla stazione ed esplode

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VIAREGGIO – Salgono a 16 i morti deldisastro ferroviario di Viareggio. Le nuove vittime sono due bambini di 2 e 3 anni ricoverati ieri con ustioni sul 90 per cento del corpo.

A Firenze è morto Lorenzo, 2 anni ricoverato all'ospedale pediatrico 'Meyer'. I suoi genitori sono ricoverati uno a Pisa e l'altro a Padova. A Roma è morta nelle prime ore del mattino la bimba di 3 anni ricoverata al Bambin Gesù.

''Le sue condizioni erano disperate e nonostante le cure non ce l'ha fatta'', ha annunciato l'ospedale pediatrico della capitale. La bimba aveva subito uno choc emodinamico ed era stata trasferita a Roma in eliambulanza dopo un primo ricovero in un ospedale della Versilia. È morta da sola. La piccola non ha ancora un'identità e i genitori della piccola non stati ancora rintracciati.

Delle 16 vittime accertate, solo 4-5 avrebbero un'identità, secondo quanto emerso finora. Per tutta la notte sono proseguite le ricerche dei dispersi. All'appello dovrebbero mancare un paio di persone. Quanto ai circa 1000 sfollati, la maggiorparte di loro hanno dormito da amici o parenti, mentre altri sono stati ospitati in alberghi o nelle tende allestite davanti alla piazza del Comune. Intanto nella notte i vigili del fuoco hanno svuotato sei cisterne cariche di gpl da altrettanti vagoni del treno merci alla stazione ferroviaria viareggina. Le operazioni di svuotamento proseguiranno anche oggi, per mettere in sicurezza gli ultimi tre vagoni carichi del gas da petrolio liquefatto.

Trenta i feriti gravi, se non gravissimi, secondo l'ultimo bilancio ufficiale del disastro. A riferirlo il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, aggiungendo che "è un bilancio destinato purtroppo ad aumentare, a peggiorare". Le fiamme nate dal deragliamento e dall'esplosione di due vagoni contenenti gpl di un convoglio della società internazionale Gatx hanno devastato la stazione ferroviaria e la vie limitrofe causando il crollo di almeno 2 palazzine e gravi danni alle abitazioni nel raggio di 300 metri.

Gli evacuati sono in tutto 1.115 e gli sfollati circa 300. In città è stata segnata una zona rossa in cui è proibito l'accesso e chi non può tornare nelle proprie case è stato provvisoriamente sistemato in albergo. La Procura di Lucca, intanto, ha aperto un'inchiesta: le ipotesi di reato sono disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo e incendio colposo. Il procuratore di Lucca Aldo Cicala ha effettuato un sopralluogo sul luogo dell'accaduto e ha confermato che, in base alle ricostruzioni, non c'è stato uno scontro tra treni. I macchinisti del treno sono stati sentiti a verbale dai magistrati lucchesi.

Le vittime e i feriti sono persone che si trovavano a passare in strada al momento dell'esplosione e abitanti delle case crollate. I soccorritori stanno ancora scavando tra le macerie da cui hanno estratto vivi tre bambini, un uomo e una donna.

I feriti gravi sono stati trasferiti a Torino, Milano e negli ospedali di Pisa, Massa Carrara, Firenze, Milano, Parma, Roma e Genova, e questo complica la situazione per i parenti alla ricerca dei loro cari. Molti di loro presentano ustioni profonde su tutto il corpo, in una percentuale variabile fra il 50% e il 100%, e danni a carico dell'apparato respiratorio per inalazione di sostanze tossiche. Alcuni di loro presentano inoltre lesioni da scoppio ad organi interni. La prognosi resta quindi assolutamente riservata, con un elevato rischio per la sopravvivenza.

Tra le persone in pericolo di vita anche un bambino di due anni e mezzo trasferito al Meyer di Firenze. Versa in gravissime condizioni anche la bambina di 4 anni ricoverata al Bambino Gesù di Roma con ustioni severe sul 90% della superficie corporea e shock emodinamico.

Per ore c'è stato un pellegrinaggio ininterrotto di amici, parenti e conoscenti al pronto soccorso dell'Ospedale Versilia, dove si è concentrata l'emergenza sanitaria e dove sono stati portati i corpi delle vittime. I decessi sono avvenuti tutti a causa delle gravi ustioni e la vastità delle ferite riportate ha reso difficile, ed in alcuni casi impossibile, anche il riconoscimento delle salme. Un uomo è stato identificato dalla sorella grazie a una catenina, perché il corpo era semi-carbonizzato.

L'amministrazione comunale di Viareggio ha proclamato tre giorni di lutto cittadino. ''Le istituzioni, le associazioni, i cittadini sono invitati ad esporre le bandiere listate a lutto – si legge sul sito del Comune – Si invitano i concessionari dei servizi pubblicitari a sospendere le attività per tre giorni''. Alla decisione, comunicata dal sindaco Luca Lunardini, hanno aderito anche gli altri sindaci dei Comuni della Versilia.

Non è ancora chiaro quando si terranno le esequie delle vittime, e se saranno o meno funerali di Stato. Una delle date più probabili per i riti funebri, circolata in queste ore a Viareggio, è quella di venerdì 3 luglio, ma è una data indicativa, non ufficiale e passibile di spostamenti, anche in base all'evolversi della situazione.

Sul fronte delle indagini, secondo i primi accertamenti, la tragedia sarebbe stata causata dal cedimento del carrello di uno dei primi vagoni-cisterna del convoglio 50325 Trecate-Gricignano. Le Ferrovie dello Stato escludono qualsiasi ipotesi di collisione con altri convogli. ''A causa di ciò -si legge in una nota delle Ferrovie in cui si ipotizza il cedimento di un carrello – il carro sarebbe deragliato trascinando altri 4 carri. Lo svio avrebbe provocato la fuoriuscita del gas Gpl contenuto nella cisterna che si sarebbe incendiato al di fuori di questa. Non ci sarebbe stata dunque l'esplosione del primo carro cisterna come precedentemente reso noto a causa delle prime indicazioni. Il controllo effettuato sui carri dai tecnici della verifica in partenza da Trecate non aveva evidenziato alcuna anomalia''.

Dal canto suo la società Gatx Rail cui appartiene il vagone, afferma di non avere nessuna responsabilità per la tragica esplosione poiché si limita all'affitto dei mezzi ferroviari gestiti poi dai clienti finali, che sono poi i responsabili delle sostanze trasportate e della gestione del mezzo. "Sono profondamente scioccato per quanto è successo – premette Werner Mitteregger, numero due della Gatx a Vienna, raggiunto telefonicamente dall'Adnkronos – un incidente del genere non si era mai verificato con i nostri vagoni". Mitteregger spiega che la Gatx di Vienna, una filiale della società che in realtà è americana con sede centrale a Chicago, ha in totale 20.000 vagoni cisterna in giro per l'Europa, affittati a clienti di vario tipo. "Per ora non sappiamo ancora chi abbia affittato il vagone esploso, stiamo verificando, abbiamo migliaia di clienti", spiega ancora. Del resto, aggiunge, "è troppo presto per poter sapere che cosa abbia provocato l'esplosione". Mitteregger esprime inoltre forte scetticismo sulle ipotesi di danni strutturali.

Per le ricerche sono in azione anche nuclei cinofili per la ricerca tra le macerie e squadre Nbcr, specializzate nelle contromisure di tipo nucleare, biologico, chimico e radioattivo. Nel frattempo sono stati spenti tutti i focolai di incendio ed è stata messa in sicurezza la zona interessata dal deragliamento del treno. I vigili del fuoco stanno inoltre lavorando allo svuotamento delle cisterne del treno non esplose, cariche di Gpl.

Anche la Croce Rossa della Toscana è stata impegnata da questa notte nelle operazioni di soccorso in seguito al grave disastro ferroviario avvenuto nei pressi della stazione di Viareggio. I volontari che prestano servizio nella sede Cri di Viareggio, che si trova nei pressi del luogo dell'incidente, informa una nota, sono stati i primi a prestare soccorso alle vittime della tragedia, intervenendo sul posto con due ambulanze della Cri locale. Il convoglio, composto in tutto da 14 vagoni, era partito dalla raffineria Sarpom, che ha sede a San Martino di Trecate (Novara), ed era diretto a Caserta.

Dopo la tragedia i sindacati hanno proclamato un'ora di sciopero per domani di tutto il personale del Gruppo Ferrovie dello Stato.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign