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Influenza A, altre quattro vittime. Vaccinati 80mila italiani

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Influenza A, altre quattro vittime. Vaccinati 80mila italiani

PERUGIA – Ancora quattro vittime tra persone che hanno contratto il virus dell'influenza A.

La prima a Perugia dove un 65enne, cardiopatico e diabetico, è morto nella notte tra sabato e domenica in ospedale a Branca. E' il secondo decesso in Umbria, legato al virus H1N1. Il secondo decesso si è verificato all'ospedale Moscati di Avellino. Vittima una donna di 49 anni. Sposata con due figli, era ricoverata nel reparto di rianimazione dal 30 ottobre scorso ed è morta per una polmonite interstiziale bilaterale. La donna, oltre a pesare circa 160 chili, era affetta da una broncopneumopatia cronica ed era in ossigenenoterapia domiciliare da diversi anni. Una donna di 44 anni positiva al test dell'A H1N1 è morta all'ospedale Guglielmo di Saliceto di Piacenza dove era ricoverata da giorni. Era affetta da una grave patologia cardiopolmonare cronica. Mentre è risultato positivo al test il 35enne di Boscotrecase (Napoli) morto ieri a causa di una grave insufficienza respiratoria al pronto soccorso dell'ospedale Sant'Anna e Madonna della Neve.

Intanto il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio da Cernobbio (Como), dove è in corso la quarta edizione del Forum di Meridiano Sanità ('La salute dei Lea – federalismo, innovazione e risorse'), insiste sull'invito a smorzare i toni: "Mi sembra che i giornali inizino a capire: non è il caso di continuare a fare inutili allarmismi. Tutti si rendono conto che quella da H1N1 è un'influenza leggera e che solo in rarissimi casi è grave. Le influenze, e forse questo finora non si sapeva, sono delle malattie che portano anche dei decessi. Ed è bene che i cittadini lo sappiano".

Ma il viceministro ricorda che esistono i vaccini e sono sicuri. La speranza è che "in futuro aumenti l'adesione alla campagna vaccinale per le influenze stagionali che verosimilmente comprenderanno anche questo fra i vari ceppi". Per il momento le raccomandazioni di Fazio sono due: "La prima è che le categorie a rischio si vaccinino perché rischiano veramente molto. L'altra è che si capisca che i vaccini sono sicuri e sono usati in tutto il mondo. Non posso accettare che si pensi che i governi di tutto il mondo utilizzino dei prodotti non sicuri". I vaccini, incalza, "sono stati testati, sono state prese delle decisioni a livello internazionale, non solo a livello del nostro Governo. Quindi manteniamo la calma e vediamo di affrontare queste problematiche con la collaborazione di tutti".

A questo proposito Fazio annuncia che "allo stato attuale sotto i 10 anni è prevista la doppia dose a tre settimane di distanza l'una dall'altra".

Al momento, secondo il bollettino diffuso dal ministero del Welfare, sono circa 80mila gli italiani vaccinati contro l'influenza A/H1N1. In particolare, le Regioni sono state sollecitate a vaccinare con maggiore rapidità "le donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza e i soggetti dai 6 mesi ai 64 anni appartenenti alle categorie a rischio per patologie preesistenti, con priorità assoluta per i bambini". Intanto continua la distribuzione dei vaccini, iniziata il 12 ottobre. Con la terza fase, che si è conclusa domenica 8 novembre, "sono state distribuite alle Regioni complessivamente quasi 2,5 milioni di dosi" di siero pandemico. In base ai dati del sistema di sorveglianza Influnet, dal 19 ottobre al 1 novembre "sono stimati 785 mila casi nel nostro Paese". I più colpiti sono bambini e adolescenti, da zero a 14 anni, con un'incidenza pari al 2,8% dei casi in media (1,7% nei più piccoli da zero a 4 anni e 3% dai 5 ai 14). Le Regioni hanno segnalato fino ad oggi al ministero 184 ricoveri in ospedale per complicanze, di cui 82 che richiedono cure di alta specializzazione e assistenza respiratoria: una quota pari allo 0,010% delle persone che hanno contratto l'influenza dall'inizio della pandemia. La percentuale delle vittime legate all'influenza A "è lo 0,0039% dei malati contro lo 0,2% della normale influenza".

Alle 17.00 di oggi, inoltre, le vittime correlate alla nuova influenza A erano 31, secondo il ministero. "Tutti i soggetti tranne uno presentavano gravi patologie pregresse". "Notizie di un numero maggiore di casi si riferiscono a pazienti deceduti per i quali – spiega il ministero – viene posto il sospetto che abbiano avuto l'infezione, ma i risultati delle indagini di laboratorio per la conferma sono ancora in corso".

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign