Home Attualità Salute Influenza AH1N1: quasi completa la distribuzione dei vaccini ai medici

Influenza AH1N1: quasi completa la distribuzione dei vaccini ai medici

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AREZZO – "Vaccinatevi e agevolate la vaccinazione dei soggetti a rischio, evitando di diffondere dubbi e perplessità senza fondamento sulla sicurezza dei prodotti 'scudo' contro il virus AH1N1". Queste le parole pronunciate, anzi scritte da Giacomo Milillo, presidente della Federazione italiana medici di medicina generale, in una lettera inviata ai 27 mila colleghi medici aderenti alla Fimmg, invitandoli a fare la propria parte contro la nuova influenza A.
Parole che i medici aretini, stando ai dati forniti dalla Usl, hanno in larga parte condiviso e fatte proprie.
Infatti, sui 308 medici generici e pediatri operanti nella nostra provincia (rispettivamente 269 e 39) solo in 17, ad oggi, non hanno ancora ritirato la quota assegnata. Si tratta di 9 medici di famiglia e 8 pediatri. 11 sono della zona Valdarno e 6 della zona aretina. Nelle altre zone tutti i medici hanno dato la propria adesione e ritirato i quantitativi assegnati.

Complessivamente sono oltre 11mila le dosi di vaccino che la Usl ha distribuito direttamente a medici e pediatri, destinati in prima istanza alle cosiddette categorie a rischio, indicate dal Ministero della Salute: le donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza, i bambini nati prematuri (e che ora hanno una età compresa fra i 6 e i 24 mesi), bambini ed gli adolescenti, in età compresa tra i 6 mesi e i 17 anni, portatori di patologia a rischio di gravi complicanze di natura polmonare, cardiaca e diabetica.
In subordine, medici e pediatri di libera scelta da alcuni giorni possono vaccinare anche i pazienti adulti sotto i 65 anni, con malattie croniche respiratorie, malattie dell'apparato cardiocircolatorio comprese le cardiopatie congenite e acquisite, diabete mellito e altre malattie metaboliche, malattie renali con insufficienza renale, malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, neoplasie, malattie congenite ed acquisite che comportino carente produzione di anticorpi immunosoppressione, malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale, patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie.

Sul versante interno alle strutture sanitarie ed ai servizi di pubblica utilità, ad oggi risultavano vaccinate oltre mille persone, ma si tratta di una stima per difetto, in quanto i dati sulle vaccinazioni effettuate vengono trasmessi con qualche giorno di ritardo rispetto alla registrazione. Comunque, tra i vaccinati ci sono 620 operatori sanitari, 258 dipendenti di altri servizi pubblici, 39 appartenenti alle forze di pubblica sicurezza e della protezione civile. Vaccinati direttamente dalla Usl anche un'ottantina di portatori di almeno una delle condizioni di rischio di età compresa tra 6 mesi e 65 anni. Si tratta di persone seguite direttamente da alcuni servizi Usl, come ad esempio quelle in dialisi o ricoverate in pediatria.