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Interrogazioni al centro dei lavori del Consiglio Provinciale

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Interrogazioni al centro dei lavori del Consiglio Provinciale

In apertura dei lavori del consiglio provinciale il Presidente Antonio Perferi ha consegnato a tutti i consiglieri il documento approvato dall'assemblea nazionale dei presidenti di consiglio delle province italiane che si è svolta a Venezia il 20 marzo. "Il documento – ha spiegato Perferi – ha come argomento la carta delle autonomie che è all'esame del consiglio dei Ministri e riafferma la necessità di ricondurre alle Province delle funzioni di area vasta indispensabili per il governo del territorio. Richiediamo inoltre che il processo di riordino e di semplificazione dell'amministrazione, certamente necessario, non porti ad una riduzione della democrazia, mentre invece occorre rilanciare la centralità delle assemblee elettive come luogo di rappresentanza degli interessi generali a garanzia dell'autonomia politica e istituzionale delle Province, che devono rimanere legate ad un sistema che prevede l'elezione diretta di Presidente e consiglio", ha concluso Antonio Perferi, che rappresenta la Toscana nell'esecutivo nazionale dei Presidenti di consiglio dell'Upi. Si è poi passati alle interrogazioni dei consiglieri, aperte dal capogruppo del Partito Democratico Francesco Ruscelli. "In riferimento all'incidente avvenuto nel tratto della A1 tra Valdarno e Arezzo domenica scorsa, ho letto che il nucleo del 118 è dovuto intervenire calandosi con il verricello dall’elicottero per prestare soccorso a una ragazza rimasta ferita. Chiedo al Presidente della Provincia di attivarsi con l’Assessore regionale alla salute per verificare questa situazione", ha detto Ruscelli. Il capogruppo della Sinistra Giorgio Renzi ha invece chiesto notizie sulla situazione della ditta Sca di Pratovecchio, che appare drammatica, e sul dimensionamento scolastico ad Arezzo. "C'è in atto una polemica tra il Comune di Arezzo ed i genitori e credo che sarebbe giusto affrontare questo problema come amministrazione provinciale. Io sono dalla parte dei genitori e le motivazioni dell’Assessore comunale non mi convincono", ha concluso Renzi. Sulla questione relativa alla Sca il Presidente della Provincia ha risposto che l'amministrazione è in costante contatto con le Rsu e con i Comuni di Pratovecchio e Stia. "Le informazioni che abbiamo destano evidente preoccupazione, perché si paventa una delocalizzazione di questa unità produttiva, ed il 30 marzo avrò un incontro con la proprietà qui nella sede della Provincia per scongiurare questa eventuale possibilità", ha spiegato Ceccarelli. Il consigliere del Pd Rino Giardini ha rivolto tre interrogazioni alla giunta provinciale. "Per prima cosa faccio riferimento ai gravi effetti della crisi economica nel territorio di San Giovanni Valdarno, dove ai 240 dipendenti della Polynt che sono stati collocati in cassa integrazione se ne sono aggiunti anche altre centinaia delle ex acciaierie – ha affermato Giardini. Ho letto, poi, che è imminente la consegna dei lavori del nuovo campo scuola di Arezzo e ricordo che fu approvata all'unanimità dal consiglio provinciale una mozione per dedicare questa struttura a Fabrizio Meoni. Infine chiedo di conoscere l'attività del nostro istituto storico della resistenza", ha concluso Giardini. Il Presidente Ceccarelli ha immediatamente replicato sul punto relativo alla crisi economica, ricordando che tra le prime cose fatte dall’unità anticrisi della Provincia c’è il protocollo di intesa con le banche per anticipare la cassa integrazione alle persone che si trovano in particolari situazioni di disagio. "La situazione di San Giovanni Valdarno è monitorata dalla task forze anticrisi così come quella di tutte le altre realtà", ha concluso Ceccarelli. Il consigliere di Forza Italia verso il Pdl Lucia Tanti ha invece presentato un'interrogazione relativa al nuovo parcheggio dell’ospedale San Donato. "Chiedo di sapere se l’Amministrazione provinciale è al corrente del progetto del Comune e, sempre rimanendo a parlare di quell'area, chiedo di unire le forze con il Comune di Arezzo per garantire maggiore sicurezza nelle ore notturne". In questo caso il Presidente della Provincia ha ricordato che, non avendo competenze in materia, la Provincia non ha alcuna notizia ufficiale relativamente al parcheggio dell’ospedale, così come nessun Comune la informa di come vuol realizzare i suoi parcheggi. Il consigliere del Pd Gilberto Dindalini, infine, ha rivolto un'interrogazione in merito all'allargamento della stazione di servizio a Badia al Pino. "L’amministrazione comunale di Civitella ha espresso parere contrario, e penso che abbia molte ragioni a mantenere una posizione di contrasto con la società Autostrade – ha detto Dindalini. Chiedo un approfondimento di questa questione, rimettendo in discussione anche il voto favorevole che ho espresso in consiglio provinciale". Anche in questo caso immediata la replica del Presidente, che ha definito la questione posta dal consigliere Dindalini sicuramente degna di un approfondimento. "Ho avuto una sollecitazione su questo anche dal Sindaco di Civitella, però devo ricordare che il ruolo del Ptcp della Provincia è solo quello di rilevare la compatibilità urbanistiche delle scelte con lo strumento e che per la Provincia era quindi impossibile dare un parere di incompatibilità. Alla fine però la decisione spetterà alla Regione Toscana, e in quella sede anche la Provincia potrà fare la sua parte e non è da escludere che le cose vadano come il consigliere Dindalini ha auspicato", ha affermato Ceccarelli. Terminate le interrogazioni il consiglio ha poi analizzato ed approvato una variazione al programma delle opere pubbliche, una variazione di bilancio, l'autorizzazione alla vendita di caselli idraulici provinciale e all'acquisto dell'immobile "Molino di Romboli" alla Chiusa dei Monaci di Arezzo, la sdemanalizzazione di alcune pertinenze stradali e la convenzione con il Comune di Castiglion Fiorentino e la Fondazione Monnalisa Onlus per la realizzazione di una "Cittadella per la sicurezza stradale" in località Montecchio.