Home Cronaca L’acaro compie 50 anni

L’acaro compie 50 anni

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ROMA – E' grande un terzo di millimetro. Si infila ovunque nelle nostre case e nell'aria. Si nutre di pelle, unghie, peli. Sopra i 1.500 metri di altitudine non si riproduce, ma al di sotto di questa soglia e' letale per l'uomo poiche' causa asma, sinusiti, riniti e malattie respiratorie. E' l'acaro, artropode parassita dell'uomo e di tutti i mammiferi domestici, i cui danni per la salute sono stati scoperti 50 anni fa all'universita' di Leiden (Olanda). Se ne รจ parlato a Roma, dove sono intervenuti esperti italiani in un confronto video con i colleghi stranieri in collegamento proprio dalla citta' olandese.

"Le malattie respiratorie causate dall'acaro – sottolineano in coro gli specialisti – sono una vera e propria emergenza di questo millennio. Hanno sostituito di fatto la tubercolosi e le malattie infettive". "Per contrastare il problema – spiega Vincenzo Patella, responsabile dell'unita' operativa di allergologia e immunologia clinica all'ospedale civile di Agropoli dell'azienda sanitaria di Salerno – bisogna andare dallo specialista in modo da avere una diagnosi certa e veloce. L'acaro e' un grande nemico dell'uomo perche' alberga in tutti i posti che frequentiamo".

La ragione sta nelle condizioni climatiche che l'acaro preferisce, simili alle nostre. "Vive in ambienti tra i 18 e i 25 gradi – prosegue l'esperto – quindi dobbiamo fare sempre i conti con lui. Si ciba inoltre di pelle, unghie e capelli, quindi e' a stretto contatto con noi". Asma, riniti e congiuntiviti sono causate anche da altri fattori, come le muffe e i pollini. "Non dobbiamo ridurre il problema solo agli acari – precisa Patella – perche' le malattie respiratorie possono avere molteplici cause scatenanti. Anche muffe e pollini possono portare all'anafilassi, il caso piu' drammatico, che causa il collasso, la perdita delle funzioni cardiorespiratorie e la morte".

Per combattere in modo opportuno l'acaro, sono sempre validi i consigli della 'brava massaia'. "Bisogna aerare bene i locali – sintetizza Francesca Puggioni, consulente di pneumologia e allergologia dell'Istituto clinico Humanitas di Milano – e far entrare in casa la luce del sole, perche' si tratta di un potente acaricida. E' bene evitare anche la presenza di peluche, cuscini, tappeti e tendaggi pesanti. Le case vanno pulite bene, i mobili vanno spolverati con panni bagnati che portino via gli acari e non li spostino solamente da una parte all'altra dell'abitazione".

Sul banco degli imputati anche gli animali domestici, definiti 'tappeti mobili'. "Anche loro – prosegue l'esperta – sono dannosi per gli allergici. Perche' il pelo di cani, gatti, conigli e criceti e' terreno fertile per gli acari, ghiotti del loro pelo e della loro forfora". Per sensibilizzare l'opinione pubblica sui rischi causati dall'acaro, gli esperti rinnovano l'invito a una strategia combinata: vaccino piu' farmaci.

"La patologia respiratoria – afferma Valerio Di Rienzo, responsabile dell'unita' operativa di allergologia all'Asl di Frosinone – deve essere affrontata in due modi combinati. I farmaci agiscono sui sintomi, mentre il vaccino sulla patologia. I vaccini degli ultimi anni stanno migliorando la cura della malattia e oggi possiamo avere buoni risultati anche grazie alle forme sublinguali su bambini di tre anni di eta'. La dicotomia tra vaccino e terapia farmacologica – conclude l'esperto – e' sbagliata. Per contrastare il fenomeno serve una strategia combinata".

Articlolo scritto da: Adnkronos Salute