Home Politica L’aeroporto di Molin Bianco e l’emendamento bocciato

L’aeroporto di Molin Bianco e l’emendamento bocciato

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AREZZO – Nell'ultima seduta di Consiglio Comunale, durante la quale è stato approvato il Regolamento Urbanistico, si è tornato a discutere in merito all’aeroporto di Molin Bianco.
In particolare, uno degli emendamenti da me presentati con il quale proponevo di eliminare dal testo delle Norme Tecniche Attuative la possibilità di consentire l’installazione di nuove strutture all’interno dell’area aeroportuale, anche se solo “removibili”, è stato bocciato da tutti i presenti, con i soli voti favorevoli dei consiglieri del gruppo “sinistra”.
Ancora una volta l’argomento aeroporto Molin Bianco, nonostante l’appoggio dichiarato dai partiti di centro sinistra negli anni passati alle posizioni del Comitato Contro l’Ampliamento, riscontra nei fatti una posizione incerta, salvo alcune eccezioni.

Regna la preoccupazione di non dispiacere le Associazioni di categoria che affiderebbero all’aeroporto la capacità di contribuire allo sviluppo economico della città con lo svolgimento di un servizio di aerotaxi. Ma se consideriamo con quale quota, solo 1000 euro, tante di esse partecipano al consorzio nato con quello scopo, allora è evidente che proprio esse non ci credono assolutamente. Resterebbe forse una società ancora intenzionata, ma questa da un po’ di tempo ha ben altri problemi da risolvere, per cui non si sa chi sia ancora davvero convinto della bontà del progetto. Inoltre c’è da domandarsi: a chi gioverebbe il servizio di aerotaxi o comunque qualsiasi idea di incremento delle prestazioni dell’aeroporto? La mia risposta è: sicuramente non alla collettività aretina.

Obiettivo dichiarato nel Piano Strutturale era ed è: promuovere uno studio specifico di settore per valutare la necessità di mercato e la sostenibilità tecnica ed economica di un nuovo aeroporto, allo scopo di trasferire l’attuale infrastruttura e realizzare al suo posto un parco urbano.
Dall’approvazione del piano, era il 13 luglio 2007, ad oggi c’è stata solo un’iniziativa personale del Sindaco, una proposta rivolta a Regione, provincie e sindaci di Siena e Grosseto, lodevole, ma non sufficiente per poter ritenere assolto l’impegno assunto dall’Amministrazione Comunale.

A questo punto, considerato il troppo tempo trascorso, sarebbe bene rompere gli indugi e passare a vie di fatto: o attuare immediatamente lo studio, ed in caso di esito negativo dello stesso, chiudere comunque l’aeroporto per trasformare l’area in parco urbano, oppure attivare fin da ora le procedure per pervenire direttamente a questo risultato, senza studio e con la chiusura di una infrastruttura senza futuro.
Almeno una certezza c’è: si risolve un problema e si crea un beneficio a favore dei cittadini aretini, in particolare di quelli della zona Tortaia e delle zone limitrofe.