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L’Istat conferma il crollo del Pil: -6% su base annua

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L’Istat conferma il crollo del Pil: -6% su base annua

ROMA – Nel secondo trimestre dell'anno il pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e del 6% nei confronti del secondo trimestre del 2008. Lo rende noto l'Istat in un comunicato precisando che la stima preliminare diffusa il 7 agosto scorso aveva rilevato le stesse variazioni congiunturali e tendenziali. Si tratta del quinto calo consecutivo su base trimestrale e tendenziale e il peggior dato dal 1980. Per fine anno, però, si prevede un deciso miglioramento.

In termini congiunturali, le importazioni di beni e servizi sono diminuite del 3%, il totale delle risorse (pil e importazioni di beni e servizi) è diminuito dell'1%. Dal lato della domanda, le esportazioni sono diminuite del 3,7%, gli investimenti fissi lordi del 2,9%, mentre i consumi finali nazionali sono aumentati dello 0,6%. Nell'ambito dei consumi finali, la spesa delle famiglie residenti è aumentata dello 0,3%, quella della Pubblica Amministrazione e delle Istituzioni Sociali Private è cresciuta dell'1,3%.

La diminuzione degli investimenti è stata determinata da una contrazione del 5,9% degli investimenti in macchine, attrezzature e altri prodotti, dell'1,6% degli investimenti in costruzioni, mentre si è registrata una crescita dell'1,2% degli acquisti di mezzi di trasporto. In termini tendenziali, le esportazioni sono diminuite del 23,9%, le importazioni del 18,1%. La spesa delle famiglie residenti è diminuita dell'1,8%, quella della Pa e delle Isp è cresciuta dell'1,7%. La spesa delle famiglie sul territorio nazionale è diminuita, in termini tendenziali, del 2%.

Nel suo ambito, i consumi di beni durevoli sono diminuiti del 5,6%, gli acquisti di beni non durevoli del 2,2%; gli acquisti di servizi sono cresciuti dello 0,5%. Gli investimenti fissi lordi hanno segnato nel complesso una contrazione del 15,4% (con diminuzioni del 28,7% per i mezzi di trasporto, del 21,8% per i macchinari e gli altri prodotti e dell'8,1% per le costruzioni).

Nel secondo trimestre il pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,9% in Giappone e dello 0,3% in Francia e Germania, mentre è diminuito dello 0,7% nel Regno Unito e dello 0,3% negli Stati Uniti. In termini tendenziali, il pil è diminuito del 6,5% in Giappone, del 5,9% in Germania, del 5,5% nel Regno Unito, del 3,9% negli Stati Uniti e del 2,6% in Francia.

Nel complesso dei paesi dell'area euro, il pil è diminuito dello 0,1% in termini congiunturali e del 4,7% in termini tendenziali.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign