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Piano di recupero Ex Sicap: approvato dopo un lungo dibattito

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AREZZO – Il Piano di recupero ex Sicap in via Romana è stato approvato al termine di un lungo dibattito che ha impegnato buona parte della mattina. La pratica, presentata dal Sindaco Fanfani, ha registrato 24 a favore, 5 contrari, 6 astenuti e 2 non votanti. Contro il piano di recupero si è pronunciato il gruppo Sinistra.
Ecco la sintesi delle dichiarazioni di voto che ha immediatamente preceduto l’approvazione.
Bruni (Città Aperta-Italia dei Valori). Ha annunciato il voto favorevole: “la pratica ha tutti gli elementi di legittimità richiesti. Per effetto del condono dobbiamo ragionare in termini consequenziali. E’ anche conforme alla legge regionale ed ha quindi tutti i crismi per essere approvata. Questo non esclude che con il nuovo Regolamento Urbanistico non si possa lavorare per un’urbanistica migliore”.
Baldi (Fi). Anche Baldi ha annunciato il voto favorevole: “non possiamo bloccare la città per impostazioni ideologiche. In vista del nuovo Regolamento Urbanistico faremo proposte migliorative nelle prossime settimane”.
Bianchi (Sinistra) ha chiarito il voto negativo del suo gruppo e precisato che "la democrazia prevede dialettica e confronto” e ha annunciato che “era arcinoto che in materia di aree agricole non dovevamo più consentire aumenti di volumetria non necessarie. In altre parti della Toscana non sono stati consentiti gli scempi che abbiamo visto ad Arezzo. Questa era un’opportunità politica per definire un percorso virtuoso”.
Giuseppe Caroti (Sinistra) è intervenuto nel dibattito chiedendo “che il recupero di volumetria fosse limitato al capannone, con esclusione delle tettoie costituite da lamiera posata sopra 4 pali” e chiedendo “che nella tipologia di intervento venisse computato come volume anche il sottotetto, indicato invece nella pratica a uso soffitta o lavanderia, entrambi indirizzi più volte ribaditi dall’amministrazione comunale attuale”.
Cantaloni (Fi) ha puntualizzato di “condividere il parere di legittimità sulla pratica. Il diritto del cittadino è conclamato ma non faccio il puntello della maggioranza”. Ha quindi dichiarato che il gruppo Sinistra “ha messo in difficoltà il Sindaco e la maggioranza” e che quest’ultima “è alla frutta”. Ha accusato il Presidente Caroti di aver teso "imboscata" al Sindaco.
Caroti (Sinistra) ha precisato che non tende imboscate: "è mio costume discutere e fare proposte che possono anche essere non accolte".
Francini (Gruppo Misto): “rimango basito di alcune affermazioni. Si vuol far credere che sia regolare che una parte della maggioranza abbia una linea diversa da essa. E’ da tre anni e mezzo che si attende il Regolamento Urbanistico ed i ritardi sono dovuti a questa maggioranza”. Francini ha spiegato la sua astensione con “l’assenza di una vera maggioranza in questo Consiglio ma con la necessità di dare risposte alla città. Abbiamo perso mattinate intere, compresa quella di oggi, per le spaccature nella maggioranza”. Francini ha quindi annunciato la sua astensione.
Gasperini (Pd) ha affermato che “è sentita l’esigenza di affrontare tutte le pratiche urbanistiche che presentano gli stessi elementi. Non mi scandalizza l’atteggiamento del Gruppo Sinistra: non la condivido ma è politicamente legittima. Fa tutto parte di una legittima discussione politica. Le ragioni d’essere di questa maggioranza non sono venute meno così come la nostra stima e fiducia nei confronti del Sindaco Fanfani al quale compete il ruolo di leader di questa maggioranza”. Quindi voto favorevole.
Ammirati (An) ha annunciato l’astensione condividendo le affermazioni di Cantaloni: “non si schiaffeggia politicamente in aula un Sindaco. Non può essere minimizzata la sconfitta di oggi, così come quella del Politeama. La città non sopporta più questa situazione. Se la maggioranza non è in grado di risolvere i problemi prima di arrivare in Consiglio, allora vada a casa”.
Pier Luigi Rossi (Fi): “condivido la necessità che un cittadino abbia le risposte nei tempi giusti. Non conosco il motivo per cui questa pratica è stata portata all’ordine del giorno”. Astensione.
Sindaco Fanfani : “non esiste se non un criterio oggettivo per portare le pratiche all’esame del Consiglio. Tutte le pratiche che hanno conformità con il Piano Strutturale e le norme vengono regolarmente portate. Gli uffici che curano le pratiche, trasmettini tutte quelle che hanno queste caratteristiche e che sono pronte per l’esame”.
Stella (An) ha spiegato il suo non voto: “una scelta di protesta perché la maggioranza viene in aula senza sapere che cosa vuol fare. E la mia protesta è anche nei confronti dell’opposizione che non ha trovato una posizione univoca”.