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L’Italia si mette in viaggio, corre il prezzo di gasolio e benzina

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L’Italia si mette in viaggio, corre il prezzo di gasolio e benzina

ROMA – Brutte notizie per i milioni di italiani che si apprestano a partire per le vacanze. Puntuale come ogni anno, in contemporanea con l'esodo estivo torna infatti a salire il prezzo dei carburanti, complice anche i nuovi recenti rialzi delle quotazioni del petrolio sui mercati energetici internazionali. Ieri il gregio ha infatti superato i 71 dollari al barile, per poi arretrare sui mercati asiatici questa mattina.

L'Agip, secondo quanto riferisce la Staffetta Quotidiana, dopo un periodo di 'calma' che durava dal 24 luglio, ha deciso un sensibile aumento dei listini consigliati ai gestori: la benzina ora si attesta 1,340 euro/litro (+ 3 cent.), mente il gasolio aumenta a 1,162 euro/litro (+2,5 centesimi). Completamente azzerati gli effetti sui prezzi per il movimento al ribasso del greggio dopo i picchi storici, con questo aumento la verde si riporta così ai livelli di ottobre dello scorso anno. Rincari, ma più contenuti, si registrano anche presso i marchi Api/Ip, Erg, Q8 (solo per la verde), Shell, Tamoil e Total.

Su piede di guerra Federconsumatori e Adusbef che evidenziano come dopo le riduzioni della settimana scorsa, oggi Agip rialza il prezzo della benzina ''alla velocità della luce''. ''I nuovi aumenti – dicono le associazioni – sono l'ennesima dimostrazione della doppia velocità di adeguamento dei prezzi dei carburanti, pronti a scattare al rialzo non appena le quotazioni del petrolio accennano ad aumentare, ma lentissimi ad adeguarsi quando queste ultime sono in ribasso''.

Per il presidente di Federconsumatori, Rosario Trefiletti, e di Adusbef, Elio Lannutti, ''è necessario, come da sempre ribadiamo, da un lato avviare dei seri controlli sulle speculazioni in atto (attualmente calcolabili in 6-7 centesimi al litro, pari ad una maggiore spesa di 84 euro ad automobilista solo per costi diretti) e, dall'altro, agire con decisione in direzione di una completa liberalizzazione del settore, aprendo la vendita anche alla grande distribuzione, così come già avviene con successo nel resto d'Europa''.

Di speculazione parla anche l'Adoc che accusa Eni di non aver mantenuto la promessa del blocco dei prezzi dei carburanti in occasione del prossimo esodo. Un promessa caduta nel vuoto, rileva l'associazione in una nota poiché "l'Agip, marchio di proprietà Eni, ha segnato un rialzo della verde del 2,3%, pari a 3 centesimi, rispetto all'ultima rilevazione. Comportando un aumento del costo del pieno pari a 1,50 euro''. La speculazione sull'esodo, sottolinea il presidente dell'Adoc, Carlo Pileri, ''sta ormai diventando una consuetudine. Dal 2007 ad oggi a ridosso delle partenze estive il prezzo di benzina e gasolio aumenta in modo repentino e immotivato. Mediamente, un litro di benzina rincara del 2,9%, uno di gasolio del 2,7%. Fruttando almeno 40 milioni di euro, considerando due pieni a viaggio per 10 milioni di automobilisti. Quest'anno, a ridosso del primo esodo, la benzina è improvvisamente salita di 4 centesimi, passando da 1,26 euro a 1,30 euro al litro''. Ora, aggiunge il presidente dell'Adoc, ''in vista del secondo dell'8 agosto, registriamo un ulteriore rialzo medio dell'1,7%". Sulla stessa linea il Codacons per il quale "non è la prima volta " che l'Agip "inaugura la corsa ai rialzi".

Daal canto suo l'Unione Petrolifera si difende confermando ''l'assoluta correttezza di comportamento delle aziende il cui riferimento restano i mercati internazionali'', dove negli ultimi giorni si è registrato un aumento del prezzo del petrolio e dei prodotti raffinati. ''Queste e non altre – sottolinea Up in una nota – sono le motivazioni alla base dei recenti aumenti dei prezzi dei carburanti, sistematicamente ignorate dalle associazioni dei consumatori che, come purtroppo più volte abbiamo dovuto rilevare, proseguono nella loro opera di disinformazione producendo dati basati sulle sensazioni e non su riferimenti oggettivi''.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign