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L’Onu nel mirino dei talebani

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KABUL – Un gruppo di uomini armati ha attaccato una foresteria dell'Onu a Kabul, provocando la morte di sei dipendenti delle Nazioni Unite. Il blitz è iniziato con un'esplosione, alla quale è seguita l'irruzione degli uomini armati che ha dato il via ad uno scontro a fuoco, ha riferito un portavoce dell'Onu, aggiungendo che almeno altri nove dipendenti delle Nazioni Unite sono stati colpiti e alcuni sono in gravi condizioni. Il presidente afghano, Hamid Karzai, ha dato ordine di mettere in atto misure immediate per rafforzare la sicurezza per le organizzazioni internazionali presenti nella capitale dopo l'attacco.

I sei dipendenti dell'Onu uccisi non sono afghani, e al momento s'ignora la loro nazionalità. L'attacco è scattato verso le 06.00 del mattino (ora locale), nel quartiere dove si trovano uffici e residenze della comunità internazionale. Lo scontro a fuoco è durato almeno un'ora, ha detto la polizia, e si è concluso con la cattura o l'uccisione di tutti gli aggressori. Secondo quanto riferito dal ministero dell'interno afgano, alcuni dei guerriglieri indossavano giubbotti imbottiti di esplosivo, altri erano muniti di kalashnikov e armi automatiche.

Successivamente un missile ha colpito l'hotel Serena, l'unico albergo a cinque stelle di Kabul, dove alloggiano gli stranieri, ubicato vicino al palazzo presidenziale. Nessuno è rimasto ferito nell'albergo, che nel gennaio 2008 fu teatro di un attentato suicida con sei morti.

Un portavoce talebano, Zabiullah Mujahid, ha rivendicato per telefono l'attacco contro la foresteria dell'Onu, affermando che è stato compiuto da cinque uomini armati che indossavano giubbotti esplosivi. I talebani avevano minacciato attacchi per contrastare il secondo turno delle elezioni afghane, che si terrà il 7 novembre, e Mujahid ha affermato che questo è solo l'inizio.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign