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La Cassazione vieta ‘il saluto romano’ allo stadio

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ROMA – Vietato fare il 'saluto romano' fuori e dentro lo stadio. Parola di Cassazione che sottolinea come il saluto fascista, lungi dall'essere interpretato come un ''saluto scherzoso'', costituisce ''una manifestazione esteriore che rimanda, per comune nozione storica, all'ideologia fascista, e quindi a una ideologia politica sicuramente non portatrice dei valori paritari e di non violenza ma, al contrario, fortemente discriminante ed intollerante''. In questo modo la prima sezione penale (sentenza 25184) ha confermato la condanna in base alla legge Mancino che punisce l'incitamento alla violenza per motivi razziali e religiosi nei confronti di un capo ultras del Verona.

Il giovane, ricostruisce la sentenza di Piazza Cavour, il 9 dicembre 2001 era andato in trasferta allo stadio 'Friuli' di Udine per vedere la partita Udinese-Hellas Verona. Volendo entrare allo stadio senza biglietto lui e un gruppo di altri ultras avevano dato vita a un corteo con tanto di saluto fascista e ne erano scaturiti tafferugli. Da qui la condanna inflitta dalla Corte d'Appello di Trieste nel maggio 2008.

Inutilmente l'uomo, di 30 anni, ha tentato la difesa in Cassazione sostenendo che la condanna era eccessiva visto che il 'saluto romano' era soltanto un ''scherzo''. Piazza Cavour ha respinto il ricorso e, intimando il divieto per questo gesto, ha evidenziato come esso riporti ''ad un regime totalitario che ha emanato, fra l'altro, leggi di discriminazione di cittadini per motivi razziali''.

Articlolo scritto da: Adnkronos