"E infine uscimmo a riveder le stelle". Così scriveva nel 1300 Dante Alighieri e così faceva senza dubbio 300 anni dopo il grande Galileo Galilei. In suo nome, nellambito dell´iniziativa "Sotto il segno di
Galileo", prende vita "Visioni Galileiane", ennesimo appuntamento che il Nuovo Gruppo Astrofili Arezzo ha programmato per il 24 ottobre prossimo: una giornata (a partire dalle 18 e, come sempre, assolutamente gratuita) divulgativa e osservativa della volta celeste e di quelli che sono innegabilmente i suoi gioielli più preziosi ed ammirati.

La Luna, con i suoi innumerevoli e immutati crateri, ma anche Giove che, con lo studio dei suoi satelliti, ha impegnato, a suo tempo, molti giorni e molte notti dello stesso Galilei. Pezzo forte della serata sarà
proprio la copia di uno strumento in uso circa 400 anni fa, lontano prozio dei grandi e luminosi telescopi oggi presenti sul mercato. Perché se è vero che Galileo poteva vantare un cielo ben più buio e meno
inquinato di quello moderno, è comunque innegabile che proprio a lui vada attribuito il genio di aver creato un cannocchiale in grado di avvicinare mondi tanto lontani e di imparare, dall´osservazione diretta di altri pianeti, molte cose sulla nostra Terra. Non è quindi un caso che, 400 anni dopo le osservazioni e le scoperte di questo signore, il 2009 sia stato eletto "Anno Internazionale dell´Astronomia". Al Nuovo Gruppo Astrofili Arezzo il merito di cercare, con passione e dedizione infinite, di promuovere il ritorno all´osservazione della volta celeste, cara e preziosa ai nostri antenati così quanto oggi è guardata con indifferenza: almeno finchè non si avvicina l´occhio ad un telescopio e la mente viene rapita dal fascino e dalla magia dell´universo che ci
circonda. Provare per credere. Luogo di svolgimento Prato di Arezzo dalle ore 18.00 alle 23.00.