FIRENZE – Con 38 voti favorevoli e 14 di astensione è stata approvata la legge sull’edilizia (“Misure urgenti e straordinarie volte al rilancio dell’economia e alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente”). La norma è passata con il voto favorevole della maggioranza di centrosinistra e dell’Udc. Si è astenuto il Pdl che ha visto respinti vari emendamenti presentati, mentre è stato recepito un emendamento a firma Eduardo Bruno che esclude la possibilità di fare interventi di ampliamento in altezza su edifici e abitazioni collocate in zone a forte rischio idraulico.
Approvato a maggioranza (contrario Prc, astenuto il Pdl) anche un ordine del giorno, collegato alla proposta di legge, firmato da Luca Paolo Titoni, Marco Carraresi, Erasmo D’Angelis e Fabio Roggiolani, con il quale si invita la Giunta ad approfondire l’opportunità di inserire fra gli edifici per i quali sarà consentito l’ampliamento volumetrico anche quelli “erroneamente identificati” come “storici” dagli strumenti urbanistici dei Comuni.
Il consigliere Roberto Benedetti, nel motivare il voto di astensione, ha ricordato il lavoro costruttivo svolto in Commissione ma anche l’atteggiamento pregiudiziale che ha portato la maggioranza, su indicazione dell’assessore al Territorio, a bocciare emendamenti che avrebbero permesso di incidere in maniera più decisa su esigenze primarie della popolazione toscana. Per il consigliere si poteva fare di più, anche se la legge, così com’è, qualcosa ha portato avanti. Il consigliere Alberto Magnolfi ha sottolineato che si sarebbe aspettato un atteggiamento diverso sugli emendamenti presentati, un’analisi nel merito e non un atteggiamento pregiudiziale verso proposte che volevano migliorare il testo di legge al voto. Proposte che, secondo il consigliere, avrebbero potuto fare la differenza. Invece non si consente alla normativa approvata di avere piena effettività e applicazione a favore dell’edilizia e dell’economia toscane, e si è rinunciato a tirar fuori le potenzialità dell’accordo tra Stato e Regioni.
Luca Paolo Titoni ha affermato che la legge avrebbe potuto far un po’ di più a favore dell’edilizia, ma ha anche detto che comunque si tratta di un provvedimento in linea con le finalità del decreto del governo centrale, visto che molte famiglie potranno costruire il 20 per cento in più del volume delle loro abitazioni. Titoni ha concluso il suo intervento richiamando l’emergenza dell’ edilizia sociale, e ha quindi esortato l’aula a farsi carico complessivamente del problema abitativo. Ardelio Pellegrinotti ha definito la legge al voto una buona legge, che deve venire incontro alla gente e che cerca di farlo velocemente. Ha detto di condividere alcuni degli emendamenti presentati in aula dall’opposizione e affermato di voler far tesoro di alcune delle osservazioni fatte. (fine- Cam)