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Mario Perrotta e il suo Misantropo

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Il Misantropo è un’opera di Molière del 1666. Mario Perrotta la metterà in scena martedì 21 luglio per il Play Art Festival 2009 al Chiostro Teatro Pietro Aretino (ore 21.30 – posto unico 10 euro). Il regista, abituato a recitare testi suoi si confronta per la prima volta con il teatro classico e lo fa con un testo difficile, che molte volte esce banalizzato dalle rappresentazioni. “Una bella responsabilità”, dice lui. Il testo si porta assai bene i suoi trecentoquarantatre anni, risultando, per dirla con il regista “ fortemente contemporaneo”. Continua Perrotta: “il Misantropo parla strettamente di noi, purtroppo, della società in cui viviamo. L’opera di Molière si inserisce perfettamente nel tema del viaggio, un viaggio interiore e personale”. È la storia di un uomo, Alceste, che ripudia qualsiasi tipo di ipocrisia, qualsiasi schema preconcetto di confronto con il prossimo. Dice quello che pensa e questo, nel mondo in cui vive, è un grave ostacolo nella vita sociale e nei rapporti amorosi. Al contrario il suo amico, Oronte, è misurato e conciliante con gli altri, fino a diventare il suo opposto.

Mario Perrotta nasce a Lecce nel 1970, è attore, drammaturgo e regista. Si laurea a Bologna nel 1994, dove fonda la Compagnia del Teatro dell'Argine. Nel 2006 dirige la collana Teatro Incivile per il quotidiano L'Unità e per Radio 2 Rai realizza la trasmissione Emigranti Esprèss vincitrice del Premio Speciale della Giuria al TRT International Radio Competition di Istanbul. Nel novembre 2007 debutta con la sua Odissea, rilettura del mito classico dal punto di vista del figlio di Ulisse, Telemaco. Lo spettacolo gli vale la candidatura agli ultimi Premi Ubu come miglior attore. Nel 2008 riceve il Premio Città del Diario e nel 2009 il Premio Hystrio per la drammaturgia.