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Mezzanotte, l’ora del regolamento urbanistico

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Mezzanotte, l’ora del regolamento urbanistico

La seconda fase del dibattito
Francini ha presentato un emendamento sulla Superficie Utile Lorda, il cui conteggio viene fatto su alcuni locali per determinati ambienti e su altri per ambienti diversi. Fino a tre unità abitative per condominio, alcuni parti (androne, ascensore, colonna della scale) rientrano nella Sul. Perché arrivare a tre? “E’ un errore. I tre appartamenti possono essere di un padre di famiglia che la riunisce sotto un unico tetto. Il vero ricco, di fronte a questa norma, realizzerà almeno 4 unità abitative. Bisogna riportarsi al Codice Civile: è condominio l’immobile che ha almeno 2 unità abitative. Quanto previsto adesso dal Regolamento, finisce per fare un torto alla classe media che realizza il sogno della sua vita con una casa per tutta la famiglia”.

Altro emendamento di Francini: “questa maggioranza deve decidere sul futuro del centro storico. Se ha un’idea del futuro di quest’area, allora la deve codificare nel Regolamento Urbanistico. Siamo di fronte al rischio della desertificazione di questa zona e la maggioranza non ha né idee né risposte adeguate”

Baldi ha illustrato una lunga serie di emendamenti. Si è quindi soffermato, tra gli altri temi, sui criteri minimi per la gestione dei parcheggi, sugli impianti sportivi coperti e sulle strutture di servizio per essi, sulla Dia per il cambio d’uso (“deve essere oneroso solo quello che modifica gli standard”), sulle distanze minime degli immobili dalle strade, sulla ristrutturazione edilizia. Baldi ha infine presentato una carta del territorio aretino, aggiornata sulla base delle indicazioni del Regolamento Urbanistico, che “conferma come l’intero territorio sarà adesso sottoposto ad eccessivi vincoli”. Ha dichiarato che a tutte le zone del territorio deve essere data la possibilità di realizzare attività produttive. Ha infine chiesto il raddoppio dei tempi di presentazione delle osservazioni, passando da 45 a 90 giorni.

Barone ha presentato un emendamento sull’area di Chiani – Battifolle dove sono previsti una rotatoria, un centro commerciale ed un sovrappasso per mettere in relazione centro commerciale e centro sociale. Un secondo emendamento su Policiano dove è prevista una piazza di 800 metri quadrati: “tra le prescrizioni è utile prevedere una fascia di verde per separare la piazza dalla SR 71”. Terzo emendamento: area di San Zeno dove è previsto un nuovo insediamento produttivo “che dovrà essere contenuto” in relazione alla tipologia di produzione per garantire ambiente e salute dei cittadini.

Mattesini ha illustrato alcuni emendamenti presentati anche con il consigliere Cantaloni. Uno è stato dedicato al rapporto tra immobile e parcheggio, riprendendo così un tema evidenziato anche da altri consiglieri di opposizione. Altri emendamenti: la distanza tra i fabbricati che può essere ulteriormente ridotta, la considerazione di alcuni vani ai fini del calcolo della superficie utile lorda.

Macri ha presentato emendamenti su interventi di demolizione, arredo urbano e qualità del costruito. Con attenzione ai temi dell’antisismicità, dell’attenzione alle falde idriche, ai tempi per la presentazione delle osservazioni.

Caroti si è complimentato con il progettista del Piano soprattutto per gli elementi di ricucitura individuati nel Piano ed ha proposto alcune modifiche al documento presentato in aula.

Manneschi ha chiesto che venga prestata attenzione particolare agli interventi previsti nelle schedature e che l’Amministrazione individui le zone di degrado per attivare il piano di recupero. I limiti individuati sono molto stringenti ed eccessivamente rigorosi.

Lucherini e Francini hanno chiesto il rinvio della votazione ad una prossima seduta per consentire un’espressione più attenta. E questo in considerazione dell’ora (22.50,ndr)

Il Sindaco Fanfani ha replicato ricordando una dichiarazione dello stesso Francini sui presunti ritardi del regolamento urbanistico ed ha dichiarato: “arriviamo in fondo a questo dibattito per rispetto alla città”.

Ha quindi dichiarato di far suoi alcuni emendamenti presentati da consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione.

Le dichiarazioni di voto

Francini (Gruppo Misto). “Il nostro voto sarà favorevole agli emendamenti dei consiglieri di opposizione e sarà contrario sia agli emendamenti della maggioranza che al testo del Regolamento Urbanistico. Questa è la conclusione di un percorso che parte dal Piano Strutturale, documento che venne stravolto nelle sue linee principali dall’attuale maggioranza. Sarà un Regolamento che graverà pesantemente sulle famiglie e sulle imprese. Basta citare l’eccesso di vincoli. Invece di rilanciare l’economia, la affosserà. Nella zona Tortaia, prima del Regolamento Urbanistico, si prevedeva una chiesa. Adesso questa ipotesi sembra essere scomparsa nonostante che il terreno non sarebbe costato nulla al Comune. Mi auguro che al suo posto non sorga una moschea, alla faccia delle nostre radici cristiane”.

Gasperini (Pd). “Doveroso il ringraziamento al Sindaco per il lavoro svolto con il progettista Mugnai e la struttura comunale. Stanotte si realizza un passo fondamentale di questa amministrazione e viene portato a compimento uno dei cardini del programma elettorale di Fanfani e del centro sinistra. Il Regolamento è stato definito con una partecipazione intensa e consapevole. Il risultato di stasera è importante per l’intera città e saprà darà un contributo allo sviluppo della città”.

Baldi (Fi verso PdL). “Lo sviluppo della città sarà bloccato. Tutto viene normato seguendo impostazioni urbanistiche degli anni settanta. E’ prolisso e si presta a molteplici interpretazioni. Si va nella direzione opposta a quella necessaria e che richiederebbe chiarezza, trasparenza, meno vincoli e unicità d’interpretazione”.

Bianchi (Sinistra). “E’ stato portato a compimento un lavoro complesso e dettagliato che rispetta le normative attuali. Il dato tecnico è molto positivo. Così come quello politico: recuperare la pianificazione, vuol dire recuperare lo sviluppo. Uno sviluppo sostenibile, aderente alle necessità reali della popolazione. Non sarà perfetto ma è perfettibile e risponde alle esigenze del territorio. Votiamo quindi convintamene a favore”.

Bruni (Città Aperta – IdV). “Ringrazio tutti coloro che hanno preso parte a questo percorso, a cominciare dal Sindaco Fanfani. Abbiamo dato il massimo per ottenere un prodotto che è tra quelli di maggior evidenza di un’amministrazione locale. Questo Regolamento accompagnerà lo sviluppo di Arezzo per i prossimi decenni. Il Regolamento corrisponde alle domande della città con l’individuazione di alcune aree strategiche e delle aree di trasformazione che hanno per oggetto soprattutto le frazioni. Mette in campo alcune novità: la perequazione che diventa un elemento importante dello sforzo sinergico tra privato e pubblico per poter ottenere strutture e servizi per la città; il trasferimento dei volumi edilizi destinati alla dismissione. E’ un Regolamento estremamente soddisfacente che ha un limite rappresentata dalla viabilità, soprattutto a Quarata e Indicatore.

Macrì (An). “Da questo Regolamento emerge l’assenza di un’idea di città da parte della maggioranza. Non ci saranno forti danni ma solo in relazione alla stasi ed alla crisi economica. Il centro storico è una dei temi disattesi: non c’è, per esso, alcuna idea. Al massimo qualche intervento di manutenzione. Questo Regolamento mira ad ingessare la città. Fuori del centro, abbiamo un territorio diviso per quadranti. L’ex Lebole viene trattata come l’ennesima speculazione e non viene vista come possibile volano di nuovo sviluppo. Le aree agricole vengono totalmente bloccate, privilegiando una visione ecocentrica rispetto a quella che ha al suo centro l’uomo.

Dopo una lunga votazione sui vari emendamenti, il Consiglio Comunale ha approvato il Regolamento Urbanistico con 24 voti a favore e 5 contrari.