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Niente tenda per Gheddafi

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NEW YORK – Pare proprio che Muammar Gheddafi non riuscirà a far piantare la sua tenda beduina negli Stati Uniti, dove si trova per intervenire all'Assemblea generale dell'Onu. Rifiutata dai cittadini di Englewood in New Jersey e vietata a Central Park, la 'casa' itinerante del leader libico non potrà essere piantata neanche nella tenuta di Seven Springs a Bedford, proprietà del magnate Donald Trump e situata alle porte di New York.

Le autorità locali hanno infatti detto di aver bloccato l'allestimento della tenda – sotto la quale il colonnello è solito ricevere i suoi ospiti – dal momento che non erano state chieste le autorizzazioni necessarie. La tenda era praticamente tutta montata, con tanto di antenna satellitare in cima, quando un ispettore locale si è recato personalmente nella tenuta del magnate per comunicare l'ordinanza.

A rivelare ieri la notizia secondo cui Gheddafi aveva finalmente trovato un posto dove allestire la sua tenda era stato l'Huffington Post, secondo cui il luogo individuato era la proprietà di Steven Springs, a Bedford, che Trump possiede dal 1995. La notizia era stata smentita da un assistente del miliardario, Rhona Graff, anche se un giornale locale aveva pubblicato le immagini dei lavori per allestire la tenda.

Nelle settimane scorse, Gheddafi – alla sua prima visita negli Stati Uniti da quando e' arrivato al potere 40 anni fa – aveva chiesto di poter piantare la tenda a Central Park, nel cuore di New York. Dopo il rifiuto del sindaco Michael Bloomberg, le attenzioni si erano concentrate sulla residenza libica di Englewood, nel New Jersey, ma anche qui era arrivato un secco 'no' alla richiesta, arrivata nel pieno delle polemiche per il rilascio di Abdel Baset Ali al-Megrahi, l'attentatore di Lockerbie liberato il 20 agosto scorso da un carcere scozzese per ragioni umanitarie.

Articlolo scritto da: Adnkronos