Home Attualità Salute Non autosufficienza: ridotte di due terzi le liste d’attesa per le Rsa

Non autosufficienza: ridotte di due terzi le liste d’attesa per le Rsa

0
Non autosufficienza: ridotte di due terzi le liste d’attesa per le Rsa

AREZZO – Tempi di attesa più brevi per accedere alle Residenze Sanitarie Assistite (RSA), ma anche più prestazioni al domicilio degli anziani ed a supporto della rete familiare: servizi domiciliari, contributi economici per l'assunzione di assistenti familiari e implementazione dei centri diurni con aumento, in alcuni casi, dell'orario di esercizio.

"Risultati importanti, sul fronte dell'assistenza a domicilio dell'anziano non autosufficiente – ci dice Patrizia Castellucci direttore dei servizi sociosanitari della Asl – che abbiamo raggiunto anche grazie al fondo aggiuntivo di 80 milioni di euro stanziato dalla Regione Toscana. Un finanziamento che a livello regionale va a sommarsi ai 180 milioni derivanti dalla sanità e ai 50 milioni del settore sociale stanziati dai comuni. Risorse che, da qui al 2012, consentiranno di dare risposte ancor più esaurienti ad un'area che vede crescere la domanda con l'aumento dell'età media dei cittadini e di conseguenza una maggiore presenza di malattie croniche e dell'età senile".

Particolarmente importante il risultato sul fronte delle RSA, un risultato che deriva da due diverse azioni: da una parte l'incremento operato nel 2008 di cento nuovi posti nelle RSA a livello provinciale e, dall'altra, l'attivazione contestuale di tutti quei servizi che consentono la cura presso il domicilio. Così facendo, in meno di un anno, si è scesi da 330 persone in attesa di inserimento nelle RSA a 110.

"Accanto a questo – precisa la Castellucci – sono stati promossi e attivati servizi di cure intermedie nella zona aretina, potenziati i servizi infermieristici nelle RSA di Arezzo e Valdarno, aumentati i posti nelle RSA, nei Centri Diurni e nelle strutture Alzheimer di Arezzo, Valdarno, Casentino e Valdichiana. Ed ancora, sono stati attivati i moduli per disabili motori ad Arezzo, oltre che a Subbiano e istituiti nuovi posti letto per “stati vegetativi permanenti" nelle RSA di Terranuova Bracciolini e Bucine. Infine, visti gli ottimi risultati sperimentati ad Arezzo, si è proceduto alla estensione al Valdarno del servizio per la gestione delle “dismissioni complesse” dall'ospedale verso il territorio. Un servizio che prevede l'impiego degli O.S.S. (operatori socio sanitari) per interventi domiciliari in anziani non autosufficienti. Il tutto per un costo di quasi 400 mila euro".

“Ma la chiave dei buoni risultati raggiunti e delle prospettive positive che si aprono – conclude il direttore dei servizi sociali della Asl – sta anche nell'aver compiuto un salto di qualità nei rapporti fra i diversi soggetti che forniscono servizi, evitando duplicazioni, unificando le risorse, individuando progetti mirati secondo le diverse esigenze che si presentano da territorio a territorio; nella piena condivisione di queste scelte con gli amministratori locali nelle sedi istituzionali, ovvero le Conferenza dei Sindaci”.