AREZZO – Riprende l’attività della Società storica aretina, dopo la pausa estiva. Martedì 29 settembre, alle ore 17,30, nell'auditorium comunale Aldo Ducci di via Cesalpino, viene presentato un nuovo numero di “Notizie di Storia”, periodico semestrale dell’associazione, in edicola da alcuni giorni. Gli autori illustreranno brevemente i contenuti dei rispettivi articoli.
La rivista, diretta da Luca Berti, accoglie studi, recensioni e notizie attinenti alla storia della città e del territorio aretino. Le 44 pagine del giornale, impreziosite da numerose foto d'epoca provenienti dall’archivio del Foto club La Chimera, appaiono particolarmente dense.
Apre questo numero un “contributo” di Franco Cristelli sulle usanze pubbliche di vassallaggio sopravviventi ad Arezzo per tutta l’età moderna. Seguono studi sulla venuta ad Arezzo di Garibaldi nel 1867 (a firma di Alessandro Garofoli), sull’epidemia di “spagnola” a Sansepolcro nel 1918-1919 (Claudio Cherubini), sulla figura di Cesare Verani (Luca Berti).
Nella seconda parte della rivista troviamo una “testimonianza” del senatore Piero Fabiani sulla storia dell’Ospedale di Arezzo e un ricordo dell’antifascista foianese Bernardo Melacci, a cura di Giorgio Sacchetti. Si prosegue con le schede delle mostre sui Della Robbia e su Pietro Benvenuti, curate da Liletta Fornasari. Quattro i libri recensiti: gli atti della giornata di studio sul beato Mansueto da Castiglione; il saggio sulla storia politica di Arezzo nel tardo medioevo di Luca Berti; il secondo volume delle memorie familiari dei De Giudici (1769-1876), a cura di Lauretta Carbone; la retrospettiva dell’opera artistica di Mario Gallorini. Le recensioni sono firmate, nell’ordine, da Pierluigi Licciardello, Andrea Barlucchi, Franco Cristelli e Daniela Meli.
Nella sezione “Notizie” trovano posto la ristampa dell’Apologia seicentesca di Foiano di Niccolò Mannozzi, le complesse vicende del medaglione di Petrarca realizzato nel 1904 e il Diario 2008 della Società storica aretina. Gli articoli sono di Cinzia Cardinali e Luca Berti. Come di consueto, chiudono il giornale le “lettere”.
Nell’occasione la rivista viene ceduta agli intervenuti ad un prezzo promozionale.