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Nuova missione del Centro di Geotecnologie in Tanzania

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L’Unione europea ha finanziato un progetto del Centro di Geotecnologie (Cgt) dell'Università di Siena e delle Ong Lvia, MaMaDo e Ufundiko per migliorare la gestione e l’accesso all’acqua nei distretti di Kongwa e Chamwino in Tanzania. Nei giorni scorsi il professor Pierlorenzo Fantozzi ha raggiunto la regione di Kongwa nel paese africano dove il Cgt è già intervenuto sempre per risolvere problematiche idriche.
Stime dei tecnici degli enti locali attestano che il fabbisogno in quest’area è di 50 milioni di metri cubi di acqua potabile al giorno. Al momento solo 2500 persone (il 9% del totale della popolazione) possono avere 20 litri di acqua potabile al giorno, attingendola dai rubinetti dei villaggi distanti più di 3 ore a piedi. Questa attività impegna la maggior parte del tempo di donne e bambini, impedendo loro di svolgere altre attività e di andare a scuola.
L’accesso all’acqua sarà migliorato costruendo nuovi impianti e riabilitando gli impianti esistenti. Il Cgt di San Giovanni Valdarno e gli altri partner del progetto interverranno in queste regioni attraverso strumenti tecnologici come il Gis e gli impianti di fitodepurazione e con attività di educazione. Il Gis servirà ai distretti coinvolti una gestione razionale e pianificata delle risorse idriche; gli impianti di fitodepurazione, progettati e costruiti da Lvia e dal Centro di Geotecnologie, consentiranno di migliorare la qualità delle acque a disposizione “ripulendo” l’acqua accessibile alle comunità. Ultima azione del progetto sarà l’educazione delle donne per permettere loro di impiegare e gestire correttamente l’acqua per scopi sanitari e alimentari.
L’intervento per garantire l’acqua potabile in queste regioni sarà fondamentale anche per abbattere il tasso di incidenza di molte malattie, come dissenteria, febbre tifoide, scabbia e tracoma, e la mortalità infantile.