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Nuovo depuratore a Bucine

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Acceso. Il nuovo depuratore di Bucine è entrato in funzione. Il Presidente e l’Amministratore delegato di Nuove Acque lo hanno presentato oggi al Sindaco Sauro Testi ed alla Giunta del Comune di Bucine. Un impianto dai numeri significativi: investimento da 2.025.000 euro e 4.000 potenziali utenti. E al depuratore si uniscono 2 chilometri e mezzo di rete fognaria che collegano gli scarichi del capoluogo, di Bucine e di Poggio Amaro al depuratore che è in via di Montozzi.
“Il risultato – commenta il Presidente di Nuove Acque, Paolo Ricci – è un servizio efficiente per i cittadini di questo Comune, una forte tutela sia del torrente Ambra che dell’intero ecosistema perché viene messa finalmente fine agli scarichi liberi e l’elevata tecnologia del depuratore consente di “restituire” all’ambiente acqua di qualità”.
Una valutazione che sottolinea anche il Sindaco di Bucine, Sauro Testi: “questa è un’opera straordinaria dal punto di vista della tutela ambientale. Insieme all’intervento già progettato per Ambra andrà ad abbattere gli scarichi sul fiume Ambra di circa 5000 unità rispetto ad una popolazione di 10000 abitanti. Siamo inoltre soddisfatti che siano stati mantenuti gli impegni del piano di investimenti, a conferma della fattiva ed efficace collaborazione con Nuove Acque con cui abbiamo sviluppato una capacità di relazioni operative ottima ed una sintonia sui progetti strategici ed innovativi, come ad esempio l’apertura della sportello al nostro Urp”.
I depuratori rappresentano una delle più forti priorità dell’Aato 4: “dal 2005 ad oggi ne sono stati attivati una ventina – ricorda il Direttore Massimiliano Refi. Sono opere non sempre facilmente individuabili dai cittadini ma che fanno molto bene all’ambiente. In una prima fase abbiamo puntato al completamento e all’attivazione degli impianti progettati ed avviati ed ora, anche con Bucine, si apre la fase dei nuovi depuratori”.
Quello presentato oggi è stato dimensionato per una popolazione di 4.000 abitanti equivalenti ed ha caratteristiche tecnologiche e di impatto ambientale particolarmente significative. “Quella di Bucine rientra nelle aree catalogate come “sensibili” dalla normativa – ricorda il Direttore Tecnico di Nuove Acque, Francesca Menabuoni – ma noi abbiamo previsto che il nuovo impianto abbia concentrazioni di azoto e fosforo addirittura inferiori a quelli previsti. E questo per garantire che nel torrente Ambra giunga acqua di buona qualità. Abbiamo poi lavorato per portare al minimo la superficie dell’area interessata all’impianto e l’introduzione di nuove tecnologie ci ha consentito di ridurre alla metà il terreno che una volta sarebbe stato necessario”.
Nuove Acque ha poi ridotto al minimo le opere “fuori terra” per contenere l’impatto visivo e migliorare l’inserimento paesaggistico dell’opera. Infine massima riduzione dei rumori tramite l’insonorizzazione dei sistemi di aerazione e la loro ubicazione in un edificio chiuso.
Lo schema di funzionamento dell’impianto oltre ai normali pretrattamenti prevede sul comparto biologico reattori a fanghi attivi a sequenza di fase: una tecnologia innovativa che consente una elevata qualità dell’acqua che viene reimmessa nell’ambiente. Le operazioni di gestione, controllo e manutenzione dell’impianto vengono svolte da un addetto ma il depuratore è già predisposto per il collegamento con il telecontrollo, tecnologia molto avanzata che Nuove Acque sta estendendo progressivamente su tutto il territorio di sua competenza.
Il nuovo depuratore è infine il “terminale” di un sistema con sei nuovi collettori nella aree di Pogi, dei campi da tennis e nei diversi versanti del capoluogo. Lungo il loro tracciato, Nuove Acque ha provveduto alla collocazione di impianti di sollevamento automatici, di pozzetti per scaricare le acque meteoriche e di altri pozzetti per l’ispezione e l’eventuale disconnessione. Sono stati realizzati anche manufatti per lo scarico delle portate di piena in corrispondenza di alcuni degli scarichi liberi attualmente ancora esistenti.