COPENHAGEN – Il governo danese esulta per la decisione di Barack Obama di essere a Copenaghen il 18 dicembre, per la chiusura del Vertice sul clima.

"La leadership globale e la sua forte attenzione per i cambiamenti climatici sono cruciali per i negoziati di Copenaghen" ha detto il primo ministro danese Lars Lokke Rasmussen. In un primo momento Obama aveva annunciato la sua partecipazione all'apertura del Vertice, il 9 dicembre, il giorno prima della consegna ad Oslo del premio Nobel per la Pace.

Una scelta che pero' da molti era stata criticata, perche' il presidente non sarebbe stato nella capitale danese nelle fasi cruciali del negoziato, quando si prevede la presenza di decine di capi di stato e di governo, che si spera possa portare ad un accordo di vasta portata sul clima. Ed il fatto che ora la Casa Bianca abbia deciso di spostare il viaggio del presidente nella sessione finale, viene letta come un segno "della crescente possibilita' politica che si raggiunga un accordo ambizioso", ha detto ancora Rasmussen precisando che si attendono 103 capi di stato e di governo al Vertice.

Andreas Carlgren, ministro dell'Ambiente della Svezia, presidente di turno della Ue, si dichiara soddisfatto della decisione di Obama, anticipando pero' "negoziati molto duri". "La partecipazione del presidente Obama alla fine della conferenza mostra che gli Stati Uniti hanno capito che le decisioni verranno prese nella fase finale della conferenza" ha aggiunto. Anche l'ong Oxfam ha salutato con favore il cambio di programma. "ora il presidente Obama si trovera' al posto giusto, al momento giusto e con le persone giuste". Mentre Greenpeace chiede ora ad Obama "dopo aver spostato le date, di spostare anche i suoi obiettivi e contributi finanziari per essere in linea con quello che chiedono gli scienziati". In particolare, dopo il sì di Obama, su spera che gli Usa decidano di tagliare le emissioni di gas serra del 17% entro il 2020.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign