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Obama: ”Dimezzerò deficit federale entro fine mandato’

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Obama: ”Dimezzerò deficit federale entro fine mandato’

WASHINGTON – Dimezzare il mostruoso deficit federale, che si prevede arriverà a 2mila miliardi di dollari nel 2009, entro la fine del primo mandato alla Casa Bianca. E' questo l'impegno che si è assunto con l'America Barack Obama intervenendo ieri al 'Fiscal Responsibility Summit', il vertice con cui ha riunito alla Casa Bianca esponenti politici, economisti e manager per un'azione comune contro la crisi.

"Non possiamo e non vogliamo mantenere un deficit del genere all'infinito" ha detto il presidente riferendosi all'enorme debito che ha ereditato dall'amministrazione Bush, pari a 1300 miliardi di dollari, che si prevede crescerà in modo sostanziale – arrivando ai 2mila miliardi che corrispondono ad oltre il 10 per cento del prodotto interno lordo americano – quest'anno per finanziare gli interventi federali contro la crisi.

Con il summit Obama ha dato inizio a una settimana cruciale per la sua amministrazione quella in cui dovrà presentare al Congresso il Budget per il 2010, che culminerà con il discorso che pronuncerà al Congresso giovedì prossimo.

Obama ha anche accusato la passata amministrazione di "pratiche di bilancio disoneste", spiegando come Bush preferiva non inserire le spese per la guerra nel budget ma andare avanti con stanziamenti straordinari aggiuntivi che gli hanno permesso di lasciare al suo successore "il più grande deficit della storia della nostra nazione".

Il presidente americano ha anche annunciato che già da mercoledì il governo federale renderà disponibili ai singoli stati 15 miliardi del pacchetto per sostenere i programmi per l'assistenza sanitaria alle famiglie più povere.

"Annuncio che questo mercoledì la nostra amministrazione inizierà a distribuire oltre 15 miliardi di dollari dell'American recovery and reinvestment act per i vostri programmi di Medicaid – ha detto Obama ai governatori – questo vuol dire che quando la maggior parte di voi sarà ritornata, troverà già i soldi per aiutare 20 milioni di americani in difficoltà a mantenere la propria assistenza sanitaria".

Obama ha anche ammonito ad evitare giochetti politici nell'applicazione nei singoli stati del piano di rilancio economico, strigliando i governatori dopo che il repubblicano Bobby Jindal, il giovane di origine indiana che governa la Louisiana, è andato in televisione a criticare gli "sprechi" del pacchetto da 787 miliardi che prevede una massiccia azione del governo federale a sostegno dei programmi e gli investimenti nelle infrastrutture nei singoli stati.

"Se siamo d'accordo sul 90 per cento di questi investimenti e invece sprechiamo tutto il tempo in televisione per quell'uno, due o tre per cento su cui non siamo d'accordo, questo suona come vecchi giochi politici" ha detto il presidente. Jindal e altri governatori hanno detto che sono pronti a non accettare parti del pacchetto Obama.

Il presidente americano ha ribadito di porre la massima fiducia nel senso di responsabilità dei governatori, esortandoli a spendere in modo saggio e velocemente i finanziamenti che sono loro destinati dal piano di rilancio economico.

"Stiamo affrontando la più grave crisi economica che ci troviamo ad affrontare da decenni investendo una quantità senza precedenti di soldi guadagnati con fatica dai contribuenti – ha detto Obama riferendosi ai 787 miliardi del piano, cifra che batte tutti i precedenti record – e con questo viene un obbligo senza precedenti di investirli in modo saggio, scevro di motivazioni politiche o personali".

Obama ha poi confermato di aver affidato al vice presidente Joe Biden il compito di supervisionare il modo in cui questi fondi verranno spesi. I finanziamenti federali sono quanto mai necessari per gli stati che da mesi sono sull'orlo della bancarotta e che hanno per questo dovuto tagliare molti programmi di assistenza.