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Obama e Sarkò uniti sul processo di pace in Medio Oriente

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CAEN – Nicolas Sarkozy e Barack Obama sono uniti negli sforzi volti a contrastare le ambizioni nucleari iraniane e a favorire una pace che porti alla creazione di due Stati per palestinesi ed israeliani. I due leader hanno ribadito la posizione comune di Francia e Stati Uniti sui grandi dossier di politica internazionale al termine di un colloquio avuto oggi a Caen prima dell'inizio delle cerimonie per il 65mo dello sbarco in Normandia.

"Vogliamo la pace. Vogliamo il dialogo. Vogliamo favorire il loro sviluppo. Ma non vogliamo la diffusione di armi militari nucleari e su questo siamo chiari", ha dichiarato Sarkozy, che si è anche detto preoccupato per le 'folli dichiarazioni' del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad.

Obama ha sottolineato la necessità di una "diplomazia incisiva" con Teheran. "Il possesso da parte dell'Iran di armi nucleari sarebbe profondamente pericoloso per il mondo intero – ha detto ancora Obama – non possiamo permetterci una corsa al riarmo nucleare in Medio Oriente''. Ed ha avvertito anche Pyongyang: ''Non intendiamo continuare una politica che premi le provocazioni".

"La Francia e gli Stati Uniti sono uniti su questa questione: non vogliamo la proliferazione nucleare", ha aggiunto da parte sua Sarkozy, in un monito diretto anche alla Corea del Nord. "Non vi sono nella storia due Paesi così uniti sulle questioni cruciali come la Francia e gli Stati Uniti – ha aggiunto – ho detto ad Obama quanto siamo d'accordo con lui sulla questione israelo-palestinese, due Stati che vivono uno accanto all'altro". Sarkozy ha concordato con l'appello di Obama a fermare gli insediamenti in Cisgiordania, mentre Obama si è detto pronto a collaborare con la Francia su molti temi, tra i quali la strategia antiterrorismo.

Ma i due leader non si sono mostrati d'accordo su tutto. Rispondendo ad una domanda sulla Turchia, Obama ha ribadito la sua idea che ad Ankara dovrebbe essere permesso di entrare nell'Unione Europea, mentre Sarkozy si oppone. "Credo che la Turchia sia un alleato di enorme importanza, sono interessati ad una maggiore integrazione, ed io la incoraggerei", ha detto il presidente americano. Da parte sua Sarkozy ha sottolineato di condividere con Obama la stessa convinzione rispetto alla necessità che la Turchia svolga un ruolo importante nell'unire Oriente e Occidente. "Ma abbiamo idee diverse sul come", ha ammesso, proponendo "area economica e di sicurezza" che comprenda Europa, Russia e Turchia. "Ma per favore non rinfacciateci questa unica diversità di opinioni", ha poi scherzato con i giornalisti.

E per l'occasione della visita di Obama, gli abitanti della regione – che si preparano da tempo a dare il benvenuto al presidente americano – hanno anche fatto loro lo slogan che ha reso celebre il leader della Casa Bianca: "Yes, we Ca(e)n", si legge su un enorme cartellone pubblicitario che ritrae un Obama sorridente.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign