Home Nazionale Obama: ‘Se non agiamo subito crisi durerà anni’

Obama: ‘Se non agiamo subito crisi durerà anni’

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WASHINGTON – Con una lucida presa di coscienza di "una situazione negativa che potrebbe drammaticamente peggiorare" con il "Paese che precipita in una crisi che potremmo non essere in grado di bloccare" per anni, Barack Obama promette allo stesso tempo che, con un'azione coraggiosa e pronta, non solo si potranno "risolvere i problemi che ci hanno portato a questo", ma anche "iniziare a ricostruire l'America, costruire un'economia del 21esimo secolo e fare del 2009 l'anno di un nuovo inizio".

Ha ritrovato i temi, la forza e il carisma della campagna elettorale Obama nel discorso pronunciato oggi alla George Mason University in Virgina, un vero manifesto del 'Piano di ripresa e reinvestimento per l'America', come era stato annunciato dallo staff del presidente eletto.

Che non ha atteso l'insediamento del 20 gennaio per rivolgere un appello al Congresso appena insediatosi e a netta maggioranza democratica, per una rapida approvazione del suo piano di rilancio dell'economia.

"Non credo che sia troppo tardi per invertire la rotta, ma lo sarà se non adottiamo al più presto possibile misure drastiche – ha detto Obama – chiedo al Congresso di muoversi al più presto possibile, perché ogni giorno che aspettiamo discutendo o facendo resistenza, aumenta il numero di americani che perdono il lavoro, di famiglie che perdono i propri risparmi, dei sogni che vengono negati o rimandati".

In apertura del discorso Obama ha fatto una fotografia precisa e quanto mai sincera della situazione: "Almeno due milioni di posti di lavoro sono stati persi nel 2008 – ha detto – se non facciamo niente questa recessione potrebbe durare anni, farci raggiungere un tasso di disoccupazione a due cifre: potremo vedere svanire le potenzialità e le promesse di un'intera generazione, con più giovani costretti a rinunciare all'università o alla formazione professionale".

Il rischio è alto, "la perdita del primato economico che è stato alla base della nostra forza e leadership nel mondo", ha detto ancora Obama che non ha dubbi sul fatto che "siamo arrivati a questo punto a causa di un'era di profonda irresponsabilità". In cui si sono inseguiti i profitti senza regole e controlli, ha detto ancora il presidente eletto con una diretta critica all'amministrazione Bush, ma puntando il dito anche contro i "politici che hanno speso i soldi dei contribuenti" per progetti inutili.

Nonostante la gravità della situazione, Obama intende mettere in pratica alla Casa Bianca la sua promessa di "cambiamento": "abbiamo bisogno di un'azione coraggiosa ed immediata per invertire il corso – ha spiegato – un lavoro che inizia con questo piano con cui ho fiducia di poter creare almeno 3 milioni di posti di lavoro nei prossimi anni: non si tratta – ha avvisato – di un altro programma pubblico, ma un piano che riconosce il paradosso e le promesse di questo momento".

Obama ha così ripercorso il suo programma di nuovi investimenti nel settore delle energie alternative, nelle nuove tecnologie ma anche nella scuola e sanità: "Le nostre priorità come energia ed istruzione, c'è così tanto da fare: sanità e nuove infrastrutture sono necessarie per mantenerci forti e competitivi nel 21esimo secolo".

Come sarà necessario aiutare immediatamente gli americani più in difficoltà, con tagli fiscali per il ceto medio. Obama ha poi difeso l'idea dell'intervento pubblico, anche riconoscendo che "i costi di questo piano saranno notevoli e che certamente nel breve termine farà crescere il deficit" già enorme che la sua amministrazione, 1.200 miliardi di dollari, eredita.

"Ma altrettando certo è che il fare nulla o poco porterà a una maggiore perdita di posti lavoro, guadagni e fiducia nella nostra economia". "Solo il governo – ha aggiunto – può fornire lo stimolo a breve termine che ci possa far risollevare da una recessione così profonda e severa. Solo il governo può interrompere il circolo vizioso che sta mettendo in ginocchio la nostra economia".

"Qualcuno potrebbe essere scettico su questo piano", ha poi ammesso Obama, anticipando le critiche dei repubblicani ma assicurando che non intende "solo gettare soldi sui nostri problemi, ma investire su qualcosa che funzioni".

"La ripresa non sarà facile e veloce – ha avvisato ancora Obama – ci vorrà del tempo, forse degli anni, e le cose potrebbero peggiorare prima di migliorare, ma possiamo ancora ristabilire la via dell'opportunità e prosperità, rimettere il sogno americano alla portata del popolo americano".