Flavio Falzetti è stato un buon centrocampista, oggi continua a lavorare nel mondo del calcio, in mezzo un linfoma che ancora lo perseguita, la “Bestia”, come lo chiama lui.
Insieme con Francesco Caremani ha deciso di scrivere la sua storia perché crede nell’effetto taumaturgico dell’esempio e da questo alla forza di volontà per combattere patologie gravi come quelle oncoematologiche.
N’è uscito fuori “OLTRE IL 90° La storia di Flavio Falzetti, tornato al calcio dopo 35 cicli di chemioterapia”, edito dalla Bradipolibri di Torino, casa editrice con la quale il giornalista aretino collabora dal 2002.
Il libro sarà presentato sabato 7 marzo, alle ore 10.30, presso l’Auditorium “Pieraccini” dell’Ospedale San Donato di Arezzo.
Sarà questo il primo di una serie di appuntamenti culturali programmati per i prossimi mesi dall'Azienda Sanitaria in tema di salute e rivolti sia al personale dipendente che alla cittadinanza.
Oltre al Direttore Generale Monica Calamai, saranno presenti all'iniziativa Flavio Falzetti, Francesco Caremani ed il dottor Nando Scalpelli, Responsabile del Servizio di Oncoematologia, dell'ospedale di Spoleto, che segue Flavio da anni.

«Ecco, vorrei che questo libro rappresentasse una mano tesa per chi come me ha il cancro, una mano da stringere nei momenti più difficili, quando pensi di non farcela più, quando la chemio ti scende nelle vene, quando ti cadono i capelli, quando la Bestia cerca di umiliarti, quando tutto questo ti fa vergognare, quando hai paura e nessuno a cui raccontarla, quando non riconosci l’odore della tua pelle, quando pensi “Perché proprio a me?”. Perché nessuno rimanga solo con la malattia e i propri incubi: io sono Flavio Falzetti e questa è la mia storia».