Home Cronaca Omicidio Meredith, il j’accuse di Amanda

Omicidio Meredith, il j’accuse di Amanda

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ROMA – Pantaloni bianchi, camicetta bianca a maniche corte e coda di cavallo, Amanda Knox è entrata sorridendo in aula per l'ennesima udienza del processo per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher.

L'imputata, accusata dell'omicidio di Meredith Kercher insieme all'ex fidanzato Raffaele Sollecito, ha scelto di non avvalersi della facoltà di non rispondere. "Sotto pressione ho immaginato molte cose". "Contro la mia volonta' sono state prese delle dichiarazioni", ha aggiunto la studentessa di Seattle. Non solo. Amanda ha anche rivolto accuse alla polizia. Alla domanda del legale di Lumumba se fosse stata picchiata per dire certe cose, l'imputata ha risposto: "Si'". La Knox ha anche aggiunto di essere stata chiamata "stupida bugiarda" durante gli interrogatori in questura la notte tra il 5 e 6 novembre del 2007.

Intanto, la Corte ha rivisto la decisione di consentire le riprese audio-video, accogliendo la richiesta di uno dei legali della studentessa americana, alla quale si sono associati l'avvocato di Lumumba e il pm Manuela Comodi.

Nell'aula presidiata da centinaia di giornalisti, c'è anche il padre della studentessa americana, Kurt Knox, venuto per assistere alla deposizione della figlia davanti alla Corte d'assise di Perugia: ''Oggi si vedrà una nuova Amanda – ha detto – che non è quella 'dark angel' descritta fino ad ora. Dirà la verità''.

Articlolo scritto da: Adnkronos