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Onu, subito il disarmo nucleare

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NEW YORK – Il presidente americano, Barack Obama, ha presieduto la sessione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in cui i 15 Paesi sono rappresentati dai loro capi di stato e di governo, la quinta riunione della storia del palazzo di Vetro a questo livello (la prima in cui a dirigere i lavori e' un presidente americano).

Una sessione dedicata alla lotta alla non proliferazione e al disarmo nucleare quella aperta da Obama in cui e' stata subito adottata all'unanimita' la risoluzione presentata dagli Stati Uniti con la 'road map' per affrontare la minaccia nucleare alla sicurezza internazionale e arrivare a un mondo libero da ordigni.

Nella sala del Consiglio erano presenti, oltre a Obama, il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, e l'ambasciatrice americana all'Onu, Susan Rice, personalita' come Henry Kissinger e l'attore Michael Douglas, testimonial dell'Onu per la pace e il disarmo.

E i Presidenti di Cina, Hu Jinatao, Francia, Nicolas sarkozy, Russia, Dmitry Medvedev e il Premier britannico, Gordon Brown. Ma anche il Premier giapponese, Yukio Hatoyama, il leader libico Moamad Gheddafi, il presidente dell'Uganda, Yoweri Museveni, il presidente messicano, Felipe Calderon, il premier turco, Recep Tayyp Erdogan il presidente vietnamita, Nguyen Minh Triet.

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, e' intervenuto sollecitando i Paesi della comunita' internazionale a ''cogliere'' questa ''opportunita' rara'', quella creata da una conferenza dedicata al disarmo presieduta dagli Usa, e, chi non lo ha ancora fatto, a ratificare il Trattato per il bando complessivo dei test nucleari (Ctbt).

''C'e' una nuova spinta verso la pace'', ha dichiarato Ban prima dell'inizio della sessione del Consiglio di sicurezza 'presienziale'. ''Questo e' il momento giusto. Non aspettate che altri assumano la leadership, dimostrate la vostra'', ha aggiunto, auspicando che il prossimo appuntamento della conferenza biennale sul trattato sia occasione oer ''celebrare la sua entrata in vigore e l'ingresso del mondo in un'epoca piu' sicura per tutti''. Per entrare in vigore, il trattato, a cui hanno fino a ora aderito 181 Paesi, ha bisogno della ratifica di altri nove (Stati Uniti, Cina, Egitto, Corea del Nord, India, Indonesia, Iran, Israele e Pakistan).

Articlolo scritto da: Adnkronos