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Oreficeria: le basi per la proposta dell’On. Mattesini ci sono

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Oreficeria: le basi per la proposta dell’On. Mattesini ci sono

“Le recenti dichiarazioni dell’onorevole Donella Mattesini, relative alla costituzione di un tavolo interministeriale per il settore orafo, s’inseriscono nel contesto delle azioni promosse, ormai da anni, sia da Cna che dalle altre associazioni di categoria. Tutte insieme – ricorda Walter Ferracci, responsabile nazionale del settore orafo CNA – abbiamo ripetutamente bussato alle porte dei governi di questo paese per richiedere misure straordinarie per l’oreficeria italiana, ottenendo molte promesse ma nessun risultato concreto. Ci auguriamo, quindi, che la richiesta di Donella Mattesini non venga lasciata cadere nel vuoto. Da parte nostra garantiamo tutto il supporto tecnico e conoscitivo che la materia richiede”.
Cna, anche nel suo ruolo di Segreteria della Consulta delle associazioni produttive del settore, ha avviato un confronto con la X Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati che ha condotto all’approvazione da parte della Commissione stessa del disegno di legge che permetterà a breve di avere una nuova normativa per il settore orafo.
“Le analisi sul settore orafo – ricorda Walter Ferracci – fanno emergere la necessità e l’urgenza di una stretta sinergia tra tutti gli attori coinvolti, pubblici e privati per fronteggiare una crisi che non appare destinata ad esaurirsi in tempi brevi. Concordiamo con i compiti suggeriti dall’On. Mattesini per il tavolo interministeriale: è necessario che attivi una serie di interventi finalizzati ad incidere sull’accesso ai mercati terzi, sulla salvaguardia del made in Italy, sull’accesso al credito, sul superamento di barriere tariffarie, punti chiave per il superamento della crisi”.
Per supportare queste tematiche, nell’ultima riunione della Consulta Nazionale dei Produttori Orafi Argentieri tenutasi nel corso della Fiera di Vicenza, è stato deciso di organizzare per il prossimo febbraio un tavolo di confronto tra le associazioni di categoria, i rappresentanti degli enti locali delle aree orafe e i parlamentari eletti nei distretti orafi. Tutto ciò per creare le condizioni di una governance unitaria sul settore orafo che superi le barriere territoriali e di appartenenza politica, e sia capace di tradurre in fatti concreti le priorità fin troppo volte ripetute per il settore. Ne uscirà una task force che sarà propedeutica alla costituzione del tavolo interministeriale.