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Oro di record in record: +38% in meno di un anno

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Oro di record in record: +38% in meno di un anno

ROMA – Nuovo massimo storico per l'oro che, stamattina, ha raggiunto i 1.164,90 dollari l'oncia, molto al di sopra del record precedente di 1.152,75 dollari, registrato mercoledì scorso. Dall'inizio dell'anno il prezzo è cresciuto di circa il 38%. Per gli operatori del mercato si deve al deprezzamento del dollaro, allo scetticismo sulla forza della ripresa economica e alla debolezza della borsa. Insomma, in un momento in cui nessuno si fida più di nessuno, l'oro resta più che mai l'unica unità di misura della ricchezza mondiale. Il parametro della solidità di una nazione si misura infatti non sulla moneta ma sull'oro, stabile e accettato da tutti. Se un Paese ha infatti bisogno di un prestito di una certa entità attinge proprio dalla propria riserva aurea, mettendola a disposizione come garanzia. E nel caso in cui non riuscisse poi a 'onorare il debito', può vendere parte della riserva per avere subito a disposizione la liquidità necessaria.

L'oro è un metallo di transizione tenero, pesante, duttile, malleabile di colore giallo. Allo stato nativo si trova sotto forma di pepite, grani e pagliuzze nelle rocce e nei depositi alluvionali. Molto apprezzato fin dalla preistoria, è stato forse il primo metallo mai usato dall'uomo (anche prima del rame), per la manifattura di ornamenti, gioielli e rituali. Come gli altri metalli preziosi, l'oro viene quotato al grammo o all'oncia. Quando è in lega con altri metalli, la sua purezza è misurata in carati, con una scala che fissa a 24 carati l'oro puro. Il prezzo è fissato dai mercati; tuttavia, dal 1919, la Borsa di Londra stabilisce due volte al giorno un prezzo di riferimento (il cosiddetto fixing dell'oro). Ogni giorno i rappresentanti dei cinque mercanti più grandi del mondo (Johnson Matthey, Mocatta & Goldsmith, Samuel Montagu, Rothschild e Sharps Pixley) decidono il prezzo scambiandosi segni con le mani.

Ogni anno vengono prodotte più di 2mila tonnellate di oro. Le banche centrali ne custodiscono in totale 30mila. Oltre 8mila (8.133 tonnellate) sono custodite nei forzieri della Federal Reserve Usa (Fort Knox), 3.408 in Germania, 3217 li custodisce il Fondo monetario internazionale e 2.451 l'Italia.

Ma sulla reale disponibilità di Fort Knox, il famoso caveu costruito nel 1936, qualcuno ha avanzato qualche dubbio. Un deputato repubblicano del Texas, infatti, ha depositato una proposta di legge per far luce sulla reale disponibilità dell'oro conservato nella 'cassaforte' Usa. Viene messo in dubbio che i 137 miliardi di dollari in lingotti siano effettivamente tutti di proprietà del Governo, o non siano stati venduti in parte per abbassare il prezzo dell'oro e sostenere quindi quello del dollaro.

Nel 1959 James Bond (alias Sean Connery) era riuscito a sventare il piano criminoso di Auric Goldifinger (il cattivo dell'omonimo film della serie 007) che voleva annientare la riserva aurea degli Stati Uniti a Fort Knox per scombussolare il mercato dell'oro e far di conseguenza aumentare spropositatamente il valore dell'oro da lui posseduto. A questo punto, a 50 anni di distanza, la paura non è tanto quella di sventare possibili attacchi alle montagne di lingotti presenti nel bunker, ma capire se ci siano lingotti da rubare.

Storicamente, sin dal 1880 lo Stato del Sudafrica è stato la fonte di circa due terzi dell'oro estratto nel mondo. Johannesburg è stata costruita alla sommità di uno dei più grandi giacimenti del mondo. I giacimenti negli stati sudafricani dell'Orange e del Transvaal sono invece tra le miniere più profonde del mondo. A partire dal 2007, però, la posizione di predominio del Sudafrica è stata superata dalla Cina, la cui produzione nel 2008 è giunta fino a 260 milioni di tonnellate di oro, con un incremento del 59% a partire dal 2001. Tra gli altri maggiori produttori figurano il gli Stati Uniti (principalmente South Dakota e Nevada), l'Australia, nonché il Perù e la Russia.

In Italia l'oro, in piccole quantità, si trova nei fiumi, quali il Po e il Ticino. Nelle viscere del Monte Rosa si trova un giacimento di 20 chilometri, superiore a quelli attualmente più produttivi (presenti in Sud Africa). Tuttavia, a causa di problemi ambientali e di sicurezza, tale oro non è sfruttato né sfruttabile.