Home Attualità Pensioni, allarme della Ue

Pensioni, allarme della Ue

0

BRUXELLES – Nuovo allarme Ue sul fronte delle pensioni: pesano sui conti pubblici, gia' deteriorati a causa della crisi. E' dunque necessario aumentare l'eta' pensionabile ed evitare i prepensionamenti.

Immediata la replica del ministro della Pubblica amministrzione Renato Brunetta, secondo cui la riforma delle pensioni e quella del welfare, in particolare degli ammortizzatori sociali, e' in agenda per la seconda parte della legislatura. "Nel brevissimo tempo abbiamo deciso di non stressare la societa' italiana in un momento di crisi proponendo un dibattito sulle riforme, sull'innalzamento dell'eta' pensionabile e sugli ammortizzatori sociali. Il tema pero' rimane in agenda e ne parleremo nella seconda parte della legislatura", ha spegato Brunetta che ha poi confermato: "Entro l'anno risponderemo alla sentenza della Corte europea che ci chiede di intervenire sulla parificazione dell'eta' pensionabile".

La Commissione europea ha presentato oggi un rapporto che martedi' verra' ripreso dall'Ecofin, il consiglio dei ministri finanziari dell'Unione. Nel rapporto, Bruxelles mette in guardia gli Stati membri Ue contro i rischi di un aumento della spesa previdenziale, tanto piu' che la crisi economica coincide con l'inizio dei pensionamenti della generazione del 'baby-boom'. L'invito a tutti gli Stati membri e' quello di proseguire, crisi o non crisi, sulla strada delle necessarie riforme strutturali.

I numeri della Commissione Ue sono pesanti. Da qui al 2060 si passera' da un rapporto di quattro lavoratori per un pensionato a un rapporto di due a uno. E la spesa pubblica legata all'invecchiamento della popolazione in rapporto al Pil aumentera' di oltre il 5% in Eurolandia e di oltre il 4% nell'Ue-27. E se la Spagna – insieme a Grecia e Irlanda – viene indicata come uno degli Stati membri maggiormente a rischio, l'Italia figura nel gruppo di Paesi (tra cui la Francia) in cui e' attesa una impennata della spesa "piu' moderata".

"Con l'attuale aumento della disoccupazione e il peggioramento delle finanze pubbliche e' importante rinnovare il nostro impegno a favore della strategia che punti a rispondere alla sfida demografica dell'Europa e a vegliare affinche' le soluzioni di breve termine destinate a sostenere la ripresa economica non compromettano la sostenibilita' delle nostre finanze pubbliche a lungo termine", afferma in una nota il commissario europeo agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunuia, aggiungendo: "E' uno degli elementi essenziali per negoziare una via d'uscita dalla crisi attuale".

"In Europa – si legge ancora nella nota diffusa a Bruxelles – la popolazione vive sempre piu' a lungo e in migliore salute, un risultato notevole di cui non possiamo che essere fieri". Tuttavia, prosegue la Commissione, "le popolazioni che invecchiano rappresentano allo stesso tempo una importante sfida economica, di bilancio e sociale". La priorita' va dunque data a "misure che permettano di uscire dalla recessione attuale il piu' rapidamente possibile, senza perdere di vista le politiche e le riforme necessarie affinche' le persone piu' anziane possano godere di pensioni decenti e di un adeguato accesso alle cure mediche e all'assistenza senza pero' infliggere un carico insopportabile per le generazioni future".

Nel rapporto pubblicato oggi, Bruxelles riconosce che i "governi dispongono di un margine di manovra, prima che la generazione del 'baby-boom' giunga alla pensione, per mettere in campo politiche che consentano di rispondere alla sfida restando compatibili con la necessita' di sostenere l'economia nell'attuale situazione, in conformita' con il piano europeo di rilancio".

Articlolo scritto da: Adnkronos