Home Cronaca Piccoli per i piccoli, boom del baby-collezionismo

Piccoli per i piccoli, boom del baby-collezionismo

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ROMA – Sono piccoli, indifferentemente carini o mostruosi e rigorosamente in busta chiusa i giocattoli più trendy del momento. Mini pupazzetti poco costosi per bimbi dai 4 agli 8 anni, travolti dall'onda del baby-collezionismo per caso. Si chiamano Gormiti, Cuccioli cerca Amici, Disney Fairies, Dinofroz, eroi Marvel di ogni tipo e grado solo per citarne alcuni. Si possono trovare in vendita in edicola o nei negozi di giocattoli, esposti in invitanti dispenser di cartone. In gergo tecnico sono soprannominati 'shut up toys' (tradotto, giocattoli da azzittimento) ovverossia: "mamma mi compri…?", "ti prendo questo e non mi rompere le scatole". E con poco più o poco meno di due euro il gioco è fatto.

Il boom del 'mini' e del baby collezionismo è confermato dagli esperti del settore. "In tutto il mondo si guarda a questo comparto, le grandi multinazionali americane iniziano a vendere anche i mini personaggi degli eroi Marvel", racconta all'ADNKRONOS Leandro Consumi, product manager di Giochi Preziosi e geniale inventore dei Gormiti, i mini-mostri giocattolo dell'Isola di Gorm più amati in Europa. "Il piccolo piace perché aiuta a sognare. Stimola maggiormente la fantasia dei bambini, perché sollecita gli scenari grandiosi. Guarda 'Guerre Stellari', scene di massa panoramiche, moltitudini di persone che ti fanno entrare nel mondo. Puntare sul mini significa questo. E significa anche aprire le porte al collezionismo", che innesca un business a catena dai risultati pazzeschi.

Prendiamo i 'Cuccioli cerca Amici' (animaletti amatissimi dalle bambine con occhioni grandi e floccati, cioè ricoperti da un finto pelo – questo è il loro punto di forza) e i Gormiti per esempio: "Nel 2008 per quanto riguarda i Cuccioli in termini di pupazzetti ne abbiamo venduti 15-16 milioni solo in Italia – ha indicato Consumi – Mentre di minipersonaggi Gormiti (amatissimi dai maschietti, ndr) ne abbiamo venduti 30-40 milioni, con un fatturato solo 'toys' (dunque senza considerare tutti i prodotti di licenza come cartone animato, gadget ecc – ndr) di 150 milioni di euro in totale nell'ultimo anno a livello europeo".

Ed il risultato dei Gormiti è stato raggiunto in meno di quattro anni dalla comparsa sul mercato, nel gennaio 2005. Perché il Gormita, prosegue il brand manager del Gruppo Preziosi, è un "collezionabile" particolare, fuori dallo scenario tradizionale, dato che "ha un mondo, una storia intorno". "Dei Cuccioli cerca Amici compri il cavallino, il granchietto, il pesciolino. C'è un contenuto educativo ma non c'è una storia. Lo compri in quanto pesciolino. Il gusto è solo il collezionare i pupazzetti". Per "i Gormiti non è così: Gheos (il capo del popolo della terra dell'Isola di Gorm – ndr) ha una sua storia che noi vendiamo. Perché il gusto non è avere tanti personaggi diversi ma quelli di una saga". Senza fine, come una telenovela. E la 'Giochi Preziosi' lo sa bene: "Di Gormiti ne facciamo tanti, in modo che sia difficile completare la collezione".

E' "in questo senso che va inteso il collezionismo dei piccoli: allargare la famiglia, le storie, l'invenzione, il gioco", ha detto all'ADNKRONOS la psicologa Maria Rita Parsi, entusiasta fan delle mostruose creature di Consumi, che conferma: i piccoli amatori di mini pupazzetti sono collezionisti per caso, frutto di "un contagio gioioso che si è diffuso con il passaparola: sì, perché vogliono trovare ulteriori soggetti per raccontare le loro fiabe", fatte di personaggi "piccoli, perché sono piccoli come loro. E' un modo umano di proporsi a noi adulti", e ritrovare nella potente ancestralità del mostro dell'isola di Gorm o nella delicata bellezza del Cucciolo "il dna dell'anima".

Articlolo scritto da: Adnkronos