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PIUSS: disco verde del Consiglio Comunale

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PIUSS, ovvero Piano integrato urbano per lo sviluppo sostenibile. Chiave d’accesso al futuro della città di Arezzo. Per stasera è in programma la firma dell’accordo di programma tra gli enti pubblici e i soggetti privati, quindi categorie e associazioni, coinvolti nelle definizione del Piuss.
Stamani il Consiglio Comunale è stato chiamato ad approvare una serie di pratiche propedeutiche alla definitiva adozione del PIUSS che costituisce un insieme coordinato di interventi pubblici e privati per la realizzazione di obiettivi sostenibili di sviluppo socio-economico accanto al contestuale miglioramento della qualità urbana e ambientale e a una razionale utilizzazione dello spazio cittadino.
Il Consiglio comunale ha quindi approvato le variazioni al programma triennale dei lavori pubblici 2009/2011 nonché quelle al bilancio di previsione 2009 e ai relativi documenti previsionali e programmatici. Altre pratiche: l’inserimento dell’immobile della ex fonderia Bastanzetti, sede della futura Casa dell’Energia, nel piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, la dismissione della struttura di via Pisacane che ospita il mercato ortofrutticolo per una diversa sistemazione di questo servizio. Infine l’approvazione dell’accordo di programma tra Comune e Fraternita per la riqualificazione strutturale e la connessa gestione di alcuni edifici di proprietà.

Nell’illustrare le variazioni al programma triennale e all’elenco annuale 2009 dei lavori pubblici l’assessore Franco Dringoli ha ricordato come il PIUSS di Arezzo “preveda interventi in tre ambiti del centro storico, Fortezza, Cadorna e Piazza Grande, e in due della vicina periferia, Saione e Pescaiola. L’intento è riconnettere centro e quartieri periferici, in stretta coerenza con le priorità strategiche del piano strutturale. C’è poi un sesto ambito, un progetto diffuso destinato a potenziare il sistema dell’accoglienza nel nostro centro storico”. Più specificamente, sempre Dringoli ha ricordato che “l’intervento nella Fortezza Medicea destinerà particolare attenzione ai camminamenti esterni tra i bastioni e lungo la cinta muraria e alla piazza d’armi”.
“In Piazza Grande – ha sottolineato l’assessore Alessandro Caporali presentando l’accordo di programma tra Comune di Arezzo e Fraternita dei Laici – troveranno posto il recupero delle Logge del Vasari, con la ricollocazione al suo interno del Liceo Musicale e l’annessa Sala Vasari che ospiterà concerti ed eventi musicali, e del Palazzo di Fraternita, dove si concentrerà l’attività di promozione della cultura e della musica”.
“Nell’area della Cadorna – di nuovo Dringoli – saranno previsti il ‘Gold and Fashion Building’ ossia un’offerta formativa di aule e laboratori di eccellenza nel campo del design e della moda, la realizzazione dello sportello unico per i cittadini e per le imprese, ‘la casa delle culture’ per la promozione dell’interculturalità”.

Ancora: “nell’area ex-Bastanzetti – ha ricordato il Sindaco Giuseppe Fanfani nell’illustrare la relativa pratica urbanistica – è prevista la realizzazione della Casa delle Energie e dell’Urban Center, progetto promosso dall’azienda energetica comunale e dall’ordine degli architetti come spazio in cui ogni abitante può avvicinarsi al tema dell’energia e fare un’esperienza diretta della città, della sua memoria, del suo futuro. Vivrà di energia ‘propria’ grazie a pannelli fotovoltaici adeguatamente collocati”.

“Nell’area di Pescaiola – ha poi dichiarato l’assessore Piero Ducci – il PIUSS interviene con la realizzazione, nella sede dell’ex mercato ortofrutticolo, del Polo Digitale Applicato con l’intento di fornire servizi avanzati alle aziende e riqualificare il quartiere inserendo nella zona funzioni diverse da quella prettamente residenziale”.

Investimenti del PIUSS: 45.546.488 per complessivi 31 interventi. La regione Toscana attingendo a fondi europei co-finanzierà questa somma. L’assessore al bilancio e vice Sindaco Giusppe Marconi ha presentato al Consiglio Comunale la variazione al bilancio 2009, alla relazione previsionale e programmatica e al bilancio pluriennale per il triennio 2009/2011 per “consentire a questo importante insieme di opere, il ‘libro bianco’ della Arezzo del futuro, di avere la necessaria copertura e rispondere così ai parametri economico-finanziari che gli enti locali sono tenuti a rispettare”.

IL DIBATTITO

Il capogruppo di An, Ammirati, ha fortemente criticato i consiglieri di maggioranza per non aver ascoltato la relazione dell’assessore Dringoli: “o non sono interessati oppure quello illustrato da Dringoli è solo un libro dei sogni. La partecipazione della minoranza e quindi di tutte le componenti della città era determinante. Spesso ci chiamate a discutere ma quando si tratta di decidere, la maggioranza lo fa da sola. Sarebbe necessario consentire la partecipazione a un disegno collettivo per una città diversa”.

Cantaloni (Fi verso il PdL) ha ricordato l’azione dell’amministrazione Lucherini con il progetto Urbal: “a quel tempo vivemmo un’esperienza mortificante. Eravamo ai primi posti a livello nazionale per la qualità dei nostri progetti ma fummo scartati a livello regionale. Furono preferite Carrara, Livorno e Prato”. Ha poi lamentato una spesa molto elevata per soli 4 edifici “mentre non si interviene in modo sistematico sull’intera area del centro. Il Piuss non è poi stato il progetto di un’intera città ma di una parte e cioè della maggioranza. Sarebbe stato meglio presentare il Piano come volontà di tutto il Consiglio. Le città più forti in Toscana avranno ancora una volta la meglio”.

Giorgetti (Fi verso il PdL) ha giudicato il Piuss “il libro dei sogni” in una situazione di gravissima crisi economica. “Non ci sono i parcheggi. Chi volete che venga in Fortezza? Cerchiamo di stare con i piedi per terra e fare le cose assolutamente necessarie. Siamo di fronte a progetti faraonici che non verranno mai realizzati”.

Gasperini (Pd) ha replicato che “non siamo di fronte al libro dei sogni ma a un’amministrazione capace di delineare il futuro della città. In modo particolare per quanto riguarda il centro urbano”.

Pier Luigi Rossi (Fi verso il PdL) ha dichiarato che “emerge la carenza di un bersaglio prioritario scelto e perseguito”. Ha poi affermato che il “palazzo di Fraternita potrebbe diventare la sede dell’identità aretina racchiudendo e riunendo i due musei aretini che adesso non hanno sufficiente capacità di attrazione”. Rossi ha annunciato la sua astensione vedendo nel Piuss un “tentativo di pensare in grande”.

Matteucci (FI verso il Pdl) ha dichiarato di prendere atto che “arriveranno dei soldi per questa città. È stato un errore, da parte della maggioranza, non coinvolgere l’opposizione nella definizione del Piuss. Un piano nel quale mancano iniziative di natura sociale, come ad esempio i nidi”. Anche Matteucci ha annunciato la sua astensione.

Domini (Pd) ha ringraziato il Sindaco e gli assessori per il “grande lavoro” fatto con il Piuss. “Se non utilizzassimo gli interventi dell’Europa e della Regione non avremmo le risorse finanziarie necessarie per lo sviluppo del territorio”.

Bernardini (Pd) ha ricordato gli impegni per interventi nelle frazioni. “Quelli inseriti nel Piano triennale devono essere quindi realizzati”.

Donati (Pd) ha rimarcato “lo sforzo progettuale dell’amministrazione e il contributo importante dato dalle categorie economiche per i progetti inseriti nel Piuss. Ci sono elementi interessanti sui quali puntare con decisione”.

Nofri (Pd) ha espresso la sua condivisione con il progetto messo a punto dall’amministrazione. “Per fare un lavoro più completo, bisogna pensare anche alla nostra situazione. In particolare ai collegamenti ferroviari e aerei”.

Bianchi (Sinistra): “siamo di fronte a una progettualità organica e reale e non a una semplice lista di interventi. Ci sono assi tematici sui quali si sviluppa il progetto e le potenzialità positive per realizzare qualcosa d’importante”.

Triggiano (Pd) ha affermato che il Piuss interessa i temi principali di Arezzo e ha sottolineato “lo sforzo che bisogna fare per accogliere modelli organizzativi nuovi di risorse culturali e socio-sanitarie per migliorare la qualità della vita della popolazione”.

L’assessore Caporali ha affermato che l’amministrazione comunale ha partecipato al Piuss per “potere realizzare un progetto ambizioso per il quale non solo il Comune ma nemmeno il sistema delle istituzioni pubbliche ha le risorse necessarie”. L’assessore ha quindi ringraziato sia gli uffici comunali che le altre istituzioni che hanno lavorato a questo Piano, in modo particolare la Provincia di Arezzo.

L’assessore Dringoli ha evidenziato che alcuni interventi (rischio idraulico, viabilità, …) non potevano entrare a far parte del Piuss e il Sindaco Fanfani è intervenuto replicando, in modo particolare, a Cantaloni e Giorgetti. “Quando ne ho avuto l’occasione, ho ricordato e ringraziato il Sindaco Lucherini e la sua amministrazione. L’attività amministrativa è un’unitarietà in divenire nella quale ognuno dà quello che può dare senza la presunzione di essere l’unico ad aver contribuito. Oggi – ha aggiunto Fanfani – siamo di fronte a una gravissima crisi economica. Alla fine di quest’anno avremo circa 3.000 cassintegrati. Il Piuss è, in questo contesto, un’occasione che non possiamo perdere. Potrà incidere sullo sviluppo della nostra città con un sistema di opere pubbliche per il quale non abbiamo le risorse finanziarie”. Il Sindaco ha quindi ringraziato gli assessori Caporali e Dringoli per avere lavorato in “modo veramente encomiabile” nella redazione del Piano. Ha ammesso che l’esito positivo del progetto è legato al peso di Arezzo nel contesto regionale e nazionale: “se la Regione Toscana non dovesse avere verso la nostra città l’attenzione che le è dovuta, dovremmo assumere gli atteggiamenti conseguenti”.

Manneschi (Città Aperta) ha affermato che il PIUSS contiene “elementi assolutamente convincenti anche se ci sono aspetti che potrebbero essere meglio ponderati. Sappiamo bene che non verrà finanziato per intero ma ci sono interventi che rappresentano priorità assoluta come innovazione ed energia”.

Baldi (FI verso il PdL) ha annunciato l’astensione del suo gruppo: “non si può rinunciare a sognare ma è evidente che quella della maggioranza è solo una politica di annunci”.

Del Pace (Pd) ha confermato il voto favorevole del Pd e ha sottolineato che la variazione del Piano triennale delle opere pubbliche ha ulteriori riflessi come quelli sul mercato ortofrutticolo, sulla rete acquedottistica, sul triangolo delle cave di Quarata, sul nuovo parco nella zona del Pantano.

Francini (Popolari Liberali verso il PdL) ha dichiarato la sua astensione dettata “dall’occasione che l’Europa ogni tanto offre alle comunità locali”. Sono stati fatti, in corso d’opera, cambiamenti non condivisibili come la localizzazione dell’ostello. L’iter procedurale è stato “superficiale e scarsamente ricettivo delle esigenze del territorio. Mi astengo con atteggiamento politico di responsabilità, nella consapevolezza che l’analisi dettagliata delle singole proposte mi avrebbe indotto a votare contro”.

Borri (Udc) è intervenuto sul recupero della ex Bastanzetti: “mi lascia perplesso. In modo particolare la sua destinazione. Cos’è la Casa dell’Energia? Una sala convegni? A cosa serve? Non ha senso continuare a realizzare opere che hanno una destinazione incerta”.

Polli (Pd) si è soffermato sulla pratica presentata dall’assessore Ducci e ha giudicato “ottimale” la soluzione individuata: “si danno risposte adeguate agli operatori”.

IL VOTO

La variazione al piano delle opere (Dringoli) è stata approvata con 21 voti a favore e 12 astensioni.
La variazione al bilancio di previsione (Marconi) è stata approvata con 21 voti a favore, 8 astensioni e 1 voto contrario. La delibera sulla ex Bastanzetti (Fanfani) è stata approvata con 22 voti a favore e 7 contrari. La delibera sul mercato ortofrutticolo (Ducci) è stata approvata con 22 voti a favore e 10 astensioni. La delibera sull’accordo di programma con la Fraternita (Caporali) è stata approvata con 21 voti a favore, 1 contrario e 11 astenuti.