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Franco Fedeli espone alla Galleria Comunale di Arte Contemporanea

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Franco Fedeli espone alla Galleria Comunale di Arte Contemporanea

La mostra antologica di Franco Fedeli inaugurata venerdì 27 febbraio alla Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Piazza San Francesco, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Arezzo, assessorato alla cultura.
Il progetto espositivo, dal titolo enigmatico tratto da una frase scritta da Julian Schnabel – “Cosa si può dire ad un poeta? Di si. J. S.” – vuole comunicare come ogni artista sia anche poeta e come ognuno possa ascoltare e fare propria l’opera d’arte.
La mostra, curata personalmente dall’artista toscano, è caratterizzata da una grande installazione che si svilupperà nei due piani della galleria: pitture, sculture, poesie, fotografie, progetti, disegni, incisioni, cortometraggi, con opere che risalgono agli anni ’70 ma con un’attenzione particolare agli ultimi venti anni di lavoro.
“Proseguiamo in un progetto – ha dichiarato l’assessore alla cultura del Comune di Arezzo Camillo Brezzi – caro all’amministrazione comunale: fare della Galleria di Arte Contemporanea il luogo della valorizzazione di artisti del territorio e di artisti di rilievo nazionale. Dinanzi alla mostra di Franco Fedeli, parafrasando il suo originale titolo, non abbiamo potuto certo dire ‘no’ per permettere così al pubblico di conoscere un percorso che, partito negli anni Settanta, ha incrociato nel suo incedere nomi illustri del panorama artistico italiano, europeo ed extra europeo”.
“L’allestimento – ha ricordato Franco Fedeli – è creato per dimostrare come ogni opera d’arte non è fine a se stessa ma vive in uno spazio e si lega a un processo mentale che lievita nel tempo. Per questo una parte dell’esposizione è dedicata a opere di vari artisti d’arte moderna che hanno contribuito, nel corso degli anni, a una mia maggiore apertura mentale e libertà espressiva. L’esposizione è una sintesi ragionata del percorso artistico al quale hanno contribuito in modo determinante gli incontri con artisti, storici dell’arte, poeti e architetti e le interviste ‘metafisiche’ che ho condiviso con loro. Per questo la mostra è caratterizzata da un dialogo mentale tra il lavoro del sottoscritto e le opere di Severini, Savinio, Chagall, Prampolini, Martini, Venturi, Viani, Moore, Calder e dell’avanguardia russa: saranno presentati anche libri, documenti scritti e fotografici raccolti nel tempo, pubblicate alcune interviste di vari artisti corredate da foto e poesie”.
L’opera di Fedeli è apprezzata anche dal celebre architetto Renzo Piano che ha inviato una lettera di auguri e congratulazioni. Un libro di Franco Fedeli, pubblicato in occasione della mostra, sarà poi presentato da Ruggero Savinio che conosce l’opera dell’artista e ha con lui un legame di lunga amicizia.
Fino al 19 di aprile con orario 10 – 13, 16 – 19. Ingresso libero.