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Pneumologia territoriale, la cura a casa

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Pneumologia territoriale, la cura a casa

Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto. E' quanto accade nella provincia di Arezzo con la creazione della Rete di Pneumologia Territoriale. Un'attività avviata dal gennaio del 2006 e che sta producendo dei risultati importanti, soprattutto per quei tanti pazienti (diverse centinaia, ad oggi, quelli che sono seguiti), che per le proprie cure non debbono più subire lunghi periodi di degenza o comunque uno spostamento quasi quotidiano verso l'ospedale. Risultati validi anche sotto il profilo della appropriatezza dei ricoveri: ospedali meno intasati da lungodegenze, per una attività che con le dovute professionalità e attrezzature, si può garantire al domicilio dei pazienti.

Una attività svolta con una equipe snella e agile: due i medici specialisti pneumologi, il responsabile Dr Marco Biagini e la Dr.ssa Giuseppina Ciarleglio, 1 infermiere referente clinico, 28 infermieri di distretto esperti nella specialistica pneumologica, 6 terapisti della riabilitazione ambulatoriali esperti nell’apparato respiratorio.
L’obiettivo principale è la gestione di pazienti con patologia respiratoria cronica complessa da parte di una Rete medico-infermieristica-riabilitativa specialistica operante su tutto il territorio della USL 8. L'attività viene appunto svolta essenzialmente presso il domicilio dei pazienti, nelle Residenze Socio-Assistenziali, negli Ospedali di Comunità, nelle Case di Riposo, ma anche in sei ambulatori specialistici, due in Arezzo, presso il Distretto di Via Guadagnoli e l’Ospedale San Donato, quattro decentrati nei Distretti zonali di Casentino, Valtiberina, Valdarno, Valdichiana. Vengono inoltre eseguite consulenze specialistiche in tutti i reparti degli ospedali di Arezzo e provincia.

La presa in carico dei pazienti avviene dopo una degenza ospedaliera, su segnalazione dei reparti e con proiezione specialistica nei medesimi, o su richiesta da parte dei medici di medicina generale, con continuità assistenziale in caso di nuovo ricovero, garantendo così un legame fra territorio e ospedale.
Fa parte di questa attività anche la garanzia di un supporto specialistico sul territorio al medico di medicina generale ed ai familiari di pazienti con insufficienza respiratoria cronica in ossigenoterapia, ai portatori di tracheostomia, a coloro che sono sottoposti a ventilazione meccanica invasiva e non invasiva a domicilio. Il gruppo di lavoro è in grado di erogare una diagnostica strumentale completa su tutto il territorio mediante apparecchiature portatili ad elevata tecnologia, dalla saturimetria alla emogasanalisi, dalla endoscopia toracica alla spirometria.

Ad essere interessati al servizio sono principalmente i pazienti con malattie respiratorie croniche (principalmente BPCO – broncopneumopatia cronica ostruttiva – Asma, Fibrosi polmonare) complicate o meno da insufficienza respiratoria cronica. Ma anche pazienti con malattie neurologiche, neuro-muscolari, della gabbia toracica determinanti problematiche respiratorie croniche (SLA, Distrofie, Cifoscoliosi, etc.), pazienti portatori di tracheostomia, pazienti in Ossigenoterapia a Lungo Termine (OTLT), pazienti in ventilazione meccanica domiciliare, invasiva o non invasiva.

Dopo la presa in carico, i dati utili di ogni paziente vengono inseriti in un data-base dedicato e viene realizzata una cartella personale, con un settore medico ed uno infermieristico, che viene consegnata all’interessato. In base alle Linee Guida attuali ed ai rilievi clinici e strumentali, si programma la cadenza dei controlli ambulatoriali successivi al primo o degli accessi a domicilio, che possono essere di equipe completa o dei singoli professionisti (medico, infermiere, terapista), in base alle esigenze.

Alcuni dati sull'attività
I ricoveri per BPCO nella nostra USL, con una distribuzione omogenea per zona, sono passati dai 718 del 2004, ai 287 del 2007, anno in cui sono state effettuate complessivamente 12.497 prestazioni da parte della Rete di Pneumologia Territoriale, salite nel 2008 a 14.069.
I casi ad altissima complessità provenienti dai reparti di Rianimazione, seguiti a domicilio, rappresentati da pazienti in ventilazione meccanica invasiva continua via tracheotomia, altrimenti costretti a delle lungodegenze ospedaliere, al 31 dicembre 2008 erano 14, manifestando un progressivo incremento numerico nel tempo. Oltre 350 sono i pazienti in ossigenoterapia a lungo termine e/o in ventilazione meccanica non invasiva intermittente, seguiti a domicilio o in ambulatorio.