“Siamo critici verso scelte complessive di questa amministrazione rispetto al piano parcheggi. Lo abbiamo dimostrato già in Consiglio Comunale quando abbiamo preso una posizione contraria al futuro parcheggio di Viale Mecenate, destinato a eliminare l’unica area di sosta gratuita a disposizione dei pendolari che quotidianamente giungono ad Arezzo. Ora, il paventato parcheggio a servizio dell’ospedale ci lascia ulteriormente interdetti”. Così il consigliere comunale Udc Guglielmo Borri esordisce nella conferenza stampa dei gruppi di opposizione dedicata a questo progetto. “Il principio fondamentale – prosegue Borri – è: la salute non deve pagare il pedaggio. Al di là delle ventilate e fumose ‘politiche tariffarie’ in direzione della socialità, chi sarà destinato a soffermarsi per lunghi periodi, per motivi sanitari o familiari, sarà costretto a supportare un aggravio. E di fronte a questo dato di fatto la città cosa guadagna? Poco in termini effettivi di numero di posti auto, un impatto urbanistico notevole in un’area già satura, auto parcheggiate a 10-15 metri da terra e un modus operandi non condivisibile. Se nelle pagine del programma del centrosinistra veniva citata 14 volte la parola ‘partecipazione’, quando si tratta di opere importanti si chiede la mera adesione dei cittadini il cui coinvolgimento spontaneo dimostra semmai la loro contrarietà a questo progetto di parcheggio”.
“Il dato politico – ha rilevato Paolo Enrico Ammirati – è il solito su cui metto in guardia dall’inizio di questo mandato: ogni volta che emerge la necessità di una scelta decisiva per le sorti della città, le contraddizioni dell’attuale maggioranza ne provocano la deflagrazione. La Sinistra va per conto proprio, la Giunta a ogni Consiglio è costretta a riconquistare la fiducia di un numero decisivo di consiglieri. Ma tutto ciò era scritto nel dna di una coalizione che ha dato vita a un’amministrazione bicefala con visioni inconciliabili su sanità, opere pubbliche, acqua e rifiuti. Due filosofie confliggenti di cui i cittadini pagano il prezzo”.
“Non siamo certo un’opposizione pregiudiziale – ha precisato Francesco Francini – il problema c’è ed evidentemente va risolto. Ma non con questo metodo: il centrosinistra mostra disinteresse verso i cittadini non per motivi di bon ton ma perché è consapevole che se va fra la gente a chiedere il consenso riceve brutte sorprese. Piuttosto sbandierano percorsi partecipativi, come quello sul bilancio di Saione, che sono bufale. Quando invece c’è da tenere presenti le esigenze vere del territorio, eccoli sicuri per la loro strada secondo la logica del prendere o lasciare. Il timore che abbiamo è quello di trovarci dinanzi all’ennesima ‘buca delle nane’, stile Piazza del Popolo, destinata magari a essere risolta dal centrodestra: l’opera comincia, si compie lo scavo, poi il comitato locale determina il blocco dei lavori. Per ora da questa amministrazione possiamo dire di aver visto tanti plastici ma opere concrete ‘zero’. Un esempio sotto gli occhi di chiunque: la manutenzione stradale che fine ha fatto”?
Il centrodestra chiude con un appello: “No al parcheggio dell’ospedale: cittadini, tempestate in questo senso l’amministrazione di sms, e-mail, fax, telefonate, fate capire cosa significa autenticamente la parola partecipazione”!