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Polstrada di Battifolle: in manette due rapinatori

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Polstrada di Battifolle: in manette due rapinatori

AREZZO – Nel pomeriggio del 30 giugno scorso due individui armati di pistole effettuavano una rapina ai danni del distributore Agip sito all’interno dell’area di servizio autostradale di Reggello ovest, impossessandosi di circa euro 5000 e fuggendo a piedi facendo perdere le proprie tracce nelle strade adiacenti l’area di servizio stessa

Le pattuglie immediatamente intervenute acquisivano elementi importanti tra cui le immagini delle telecamere di sicurezza che documentavano le fasi salienti dell’assalto.
Unendo le sinergie di vari uffici della Polizia Stradale, gli uomini della Sottosezione di Arezzo intraprendevano una serrata indagine tradizionale fatta di incroci documentali ed individuazioni fotografiche, arrivando a mettere in relazione altre rapine effettuate in Emilia con le stesse modalità di quella posta in essere a Reggello.
Nel frattempo il Personale della Polstrada di Bologna e Firenze aveva arrestato in flagranza di reato due soggetti ( I.D. di anni 53 e F.A. di anni 40, entrambi residenti nel milanese, ma originari della provincia di Caserta, pluri pregiudicati), subito dopo aver consumato una rapina ai danni di un distributore autostradale in provincia di Viterbo. In tale operazione veniva sequestrata una pistola semiautomatica risultata rubata nel 1995,
Le indagini e gli elementi raccolti dalla Polstrada Aretina, permetteva alla Autorità Giudiziaria di emettere ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dei due soggetti per la rapina di Reggello. Ordinanza che veniva eseguita presso il carcere di Orvieto, ove i due si trovano tutt’ora ristretti per l’arresto di Viterbo.

La sempre costante attenzione e lo spirito investigativo degli uomini della Sottosezione di Arezzo portava inoltre all’esecuzione di una mandato di arresto europeo a carico di un cittadino romeno. Tale MG del 1987 residente nel Viterbese veniva fermato in autostrada alla guida del proprio veicolo con l’assicurazione falsa e privo di patente. Per tali fatti veniva denunciato in stato di libertà nulla risultando a suo carico.
Nel corso delle successive indagini solo l’intuito di un operatore addetto all’inserimento dei dati nel sistema informatico delle forze di polizia permetteva di appurare che esisteva una ricerca da parte dell’interpol di un cittadino romeno con gli stessi dati anagrafici del denunciato, ma con una piccolissima differenza, nel nome di battesimo mancava una consonante. Veniva quindi contattata l’Interpol appurando che si trattava di un loro errore di inserimento e che quindi la persona era ricercata per numerosi furti consumati in Romania. Il personale della PG della Sezione Polizia Stradale di Arezzo quindi si portava in Viterbo dove riusciva a rintracciare il catturando, che nel frattempo aveva cambiato ben tre indirizzi, senza curarsi effettuare la comunicazione all’anagrafe, eseguendo quindi il mandato di cattura Europeo ed associandolo al carcere di Viterbo a disposizione del Procuratore generale presso la Corte di Appello di Roma competente per tali atti.

Inoltre verso le ore 10.30 di domenica mattina veniva fermata in carreggiata nord della A/1 una autovettura Lancia Dedra con a bordo due uomini ed una donna provenienti da Napoli. Gli agenti li riconoscevano come quelli controllati la sera precedente nella carreggiata opposta. Tale fatto insospettiva gli operatori: come mai questo continuo viaggiare in su e giù per l’Italia di tre persone (per altro pregiudicate per vari reati)?
L’attenta perquisizione del veicolo permetteva di rinvenire occultati dietro il vano dell’autoradio 8 panetti di hascisc per un peso di grammi 800, mentre la donna risultava in possesso di 10 grammi di cocaina nascosti nel reggiseno. I tre venivano arrestati ed associati al carcere.