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Poti, il comune rilancia la montagna

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Poti, il comune rilancia la montagna

Anno 2022: è la scadenza del nuovo Piano di gestione del Complesso Agricolo forestale “Alpe di Poti”, approvato dalla Giunta comunale. Obiettivo: individuare precise linee d'intervento organizzandole all'interno del sistema informativo territoriale (SIT) integrato nel “Sistema Informativo Patrimonio Agricolo Forestale”.

L’assessore all’innovazione ecologica Emiliano Cecchini ne ricorda le caratteristiche e individua gli interventi in corso e quelli previsti nell’area dal piano di gestione: “stiamo parlando di quasi mille ettari di terreno suddivisi in quattro nuclei e localizzati al centro dell'area montana del Comune di Arezzo. L’Alpe di Poti è un importante punto di riferimento per lo sviluppo di attività forestali e turistiche: è un ambiente che vogliamo salvaguardare e valorizzare con interventi a breve e lungo periodo”.
A cominciare da quelli già in corso come la ristrutturazione del complesso edilizio in località La Valle di Scopetone da destinarsi a struttura ricettiva per il turismo naturalistico e di un altro fabbricato in località Siole a oltre 800 metri di quota da destinare a rifugio. E per quanto riguarda la promozione turistica, i lavori saranno orientati alla realizzazione ed al mantenimento delle numerose aree di sosta attrezzate per il turismo all'aria aperta e dotate di tavoli per picnic, barbecue, giochi per bambini insieme al mantenimento della rete sentieristica e alla divulgazione della conoscenza del territorio tramite un apposita rete di cartellonistica. Particolare attenzione poi per la protezione del bosco dagli incendi sia in modo indiretto, con realizzazione e manutenzione di fascie tagliafuoco e interventi per diminuire la propensione all'incendio degli alberi, sia in modo diretto, con proprie squadre antincendio forestale dotate di idonei mezzi (autobotti, fuoristrada).
“Abbiamo una squadra di operai forestali – prosegue Cecchini – e quattro tecnici che hanno acquisito la qualifica di “direttore delle operazioni di spegnimento degli incendi boschivi” partecipando ai corsi della Regione Toscana che vengono attivati nel sistema di anticendio provinciale e che fanno riferimento all'Ufficio Protezione Civile e Foreste. Grazie a queste professionalità, realizziamo interventi diversificati per la salvaguardia ambientale di questo territorio montano che la Regione ci ha affidato in gestione. Stiamo intervenendo adesso sul diradamento delle pinete per consentire una graduale rinaturalizzazione di questi boschi di origine artificiale e la loro conversione in boschi di latifoglie autoctone. A questo scopo è in atto anche la cura delle fustaie transitorie di latifoglie per la loro graduale riconversione verso boschi di altofusto e il taglio di boschi cedui facendo massima attenzione al miglioramento della loro biodiversità”.
Il complesso Agricolo forestale “Alpe di Poti” è formato da: Scopetone – Valle, (195 ettari), San Cassiano – Galloro – Salto del Lupo, (360 ettari), Siole – Scopeto – Traforco, (180 ettari) e Ranchetto – Colle – Giglioni, (240 ettari)