Home Attualità Povia: ‘Voglio andare a Sanremo con un brano su Eluana’

Povia: ‘Voglio andare a Sanremo con un brano su Eluana’

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ROMA – "Un riconoscimento bellissimo. Non me l'aspettavo dal migliore autore italiano. Mogol è stato uno dei pochi che ha capito la buona fede del pezzo. Un premio che va a sfavore dei giornalisti italiani, che mi hanno massacrato come killer". Così Povia (nella foto) commenta all'ADNKRONOS il Premio Mogol ricevuto dal suo brano 'Luca era gay' come miglior testo musicale dell'anno.

E nel rispedire al mittente le nuove critiche rivolte alla sua canzone e a Mogol che l'ha invece apprezzata, fa un altro annuncio destinato a far parlare: "Sto scrivendo un brano su Eluana Englaro che vorrei presentare a Sanremo". E spiega: "Avrebbero potuto spiegare che l'Organizzazione mondiale della sanità ha detto che in caso di omosessualità indesiderata ognuno può cercare la propria sessualità. Non ho mai detto che l'omosessualità è una malattia. Molti attivisti gay non sono seri e inculcano nella gente la teoria che ogni individuo nasce omosessuale invece non c'è alcuna prova certa".

Il cantante poi sottolinea di essere vittima e non carnefice della polemica sui gay: "Sono stati i gay a fare casino. Come i giornalisti che continuano a dire che sono un artista di destra. Mi piace toccare alcuni temi importanti. Come quello di Eluana Englaro su cui sto scrivendo una canzone che vorrei presentare a Sanremo", ribadisce l'artista.

"Per me questo premio è il massimo della rivincita, dopo mesi di massacri in cui mi hanno dato del nazista. A Sanremo – rimarca povia – ho vinto il premio della sala stampa radio tv, quello delle canzoni più trasmesse, segno che i giornalisti che scrivono di musica contano proprio poco. Se loro fanno la guerra a me io la faccio a loro. Dedico a tutta la gente che mi ha dato secondo posto e premio", taglia corto Povia che riceverà il Premio Mogol a Bard, in Valle D'Aosta, nel corso della serata che verrà condotta da Pupo e trasmessa su Raiuno lunedì prossimo 22 giungo in seconda serata.

Parole decise che però non bastano a stoppare la polemica, scoppiata all'annuncio dell'assegnazioen del Premio. E se per Mogol 'Luca era gay' ''è un testo sincero, senza retorica'', perchè Povia ''ha intinto la penna in un inchiostro molto simile al sangue'', sono in tanti a criticare la scelta di assegnarli il riconoscimento.

Tra i primi a mostrare pollice verso c'è Vladimir Luxuria. Lex parlamentare di Rifondazione Comunista e una delle maggiori esponenti del movimento gay italiano, all'Adnkronos spiega: "Di fronte a questa scelta mi viene da dire soltanto che Mogol dovrebbe rileggere un po' dei suoi stessi testi. Perché o li rinnega o davvero non so cosa gli stia accadendo".

"Mi sembra – aggiunge Luxuria – la dimostrazione che purtroppo non sempre la maturità anagrafica rispecchia la maturità artistica. E che Mogol si è scordato del Mogol di qualche anno fa. Qualche anno fa, insieme ad Ambra Angiolini, ho fatto un musical che si chiamava 'Emozioni' e che si basava proprio sulle splendide canzoni nate da uno dei più bei matrimoni artistici della musica italiana, quello tra Mogol e Battisti''.

''Tra i testi che scegliemmo – ricorda Luxuria – c'erano anche canzoni come 'Il giardino dei ciliegi', dove si sottolinea che 'le anime non hanno sesso…' e 'Questione di cellule' dove si legge: 'non è questione di cellule/ma della scelta che si fa/la mia è di non vivere a metà'. Ecco a Mogol voglio rispondere con le sue parole. Infine, al di là dell'argomento della canzone di Povia, il testo è brutto, banale, con rime scontate. I testi contenuti nei baci perugina sono più elevati…", taglia corto Luxuria.

Piovono critiche anche da Franco Grillini, presidente Nazionale di Gaynet, che dice: "Per noi il testo di Povia 'Luca era gay' è orrendo, ideologico, clericale, sgangherato. Impregnato da psicologismo da quattro soldi e per di più smentito da tutte le associazioni degli psicologi e degli psichiatri".

Non la pensa diversamente Imma Battaglia, presidente Di Gay Project, secondo cui ''le contestazioni del movimento gay sono riuscite a dare pubblicità e a far sì che i critici dessero più attenzione a una canzonetta che magari senza il 'nostro aiuto' sarebbe passata più inosservata".

"Meglio buttarla sull'ironia – continua Battaglia – e invitare Povia dopo che ha astutamente usato i gay, ora che riceve pure il Premio Mogol a darci un contributo. Lo stesso potrebbe fare Mogol".

La replica arriva dallo stesso Povia. Il cantante se la prende con Vladimir Luxuria: "Il suo commento è una stupidaggine, si da' la zappa sui piedi. Il gay pride rovina l'immagine dei gay, se fossi gay mi incavolerei. Dire che Mogol rinnega i suoi testi è una stupidaggine, Luxuria sa bene che è possibile la mia storia''.

E ancora: ''Luxuria non ha le prove di essere nato transessuale come io non ho le prove che sono nato etero. Poi se uno prova a cambiare come ha fatto Luca, che ha scavato nel suo passato guardandosi allo specchio, non bisogna criminalizzarlo. Ci sono etero che diventano omosessuali e viceversa".

Diverso il giudizio che Povia dà di Franco Grillini: "Grillini mi sta simpatico, alla fine fa il suo gioco. Ma nel suo libro scrive che la madre gli ha voluto troppo bene e il padre è come se non l'avesse mai conosciuto: insomma sembra che racconti l'inizio della mia canzone".

Articlolo scritto da: Adnkronos