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Prestigiacomo sulla nave dei veleni

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Prestigiacomo sulla nave dei veleni

ROMA – “Se troveranno conferma i sospetti sul relitto a largo delle coste calabresi, ci troveremo dinanzi a fatti molto gravi che confermano l’esigenza di una lotta dura alle ecomafie. Il Ministero dell’Ambiente è a fianco della Magistratura, con cui siamo in costante contatto, per giungere ad un rapido accertamento della verità, confidando in una severa punizione dei responsabili. Oltre agli interventi di monitoraggio in mare, già in via di attuazione abbiamo, inoltre, disposto una nuova e stringente serie di accertamenti sulla terraferma per verifica di eventuali situazioni di inquinamento per le quali siamo pronti ad attuare procedure di messa in sicurezza e bonifica. Ad oggi va comunque sottolineato che non esiste nessun problema per le popolazioni”. Lo afferma il Ministro Prestigiacomo, in questi giorni in missione a Pechino, che segue costantemente gli sviluppi della vicenda della “nave dei veleni” ed ha mobilitato tutte le strutture del Ministero dell’Ambiente organizzando una task force per coordinare gli interventi necessari. Si sta inoltre valutando la posizione del relitto per verificare se si trova in acque territoriali o internazionali ed a tal proposito è stato informato Palazzo Chigi.

“Il Governo – rileva ancora il Ministro – ha adottato la linea della tolleranza zero verso i reati ambientali e sostiene attività dei Nucleo Operativi Ecologici (NOE) dei Carabinieri che quotidianamente perseguono i crimini contro l’ambiente con risultati importanti, inoltre è in via di definizione presso il Ministero un provvedimento sulla “tracciabilità” dei rifiuti che renderà molto più difficili i traffici illeciti in questo campo”.
Ieri pomeriggio presso il gabinetto del Ministero si è svolta la prima riunione della task force istituita per l’emergenza “nave dei veleni”. All’incontro, presieduto dal capo di gabinetto del Ministero Michele Corradino hanno partecipato il vicecapo di gabinetto Bernadette Nicotra, il comandante dei Noe, generale Centore, il comandante del Reparto Ambientale Marino della Guardia Costiera comandante Crescenzi, il vicecommissario Santoni dell’Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), e i tre direttori generali competenti del Ministero. La task force è in contatto anche con la regione Calabria. Domani l’assessore regionale all’Ambiente sarà al Ministero per un confronto sugli interventi da adottare.
La riunione è servita per fare il punto sui mezzi e gli uomini messi in campo in loco che immediatamente avvieranno un monitoraggio ambientale dell’area marina fra la zona dove è stato localizzato il relitto e la costa. E’ stata inoltre affidato all’Ispra ed ai Noe il compito di effettuare una verifica su eventuali situazioni di inquinamento a terra lungo la costa interessata e, a campione, in altre aree della regione potenzialmente a rischio.