“Esprimo il mio rammarico per l'impossibilità nel partecipare al viaggio di monitoraggio e verifica presso il progetto di cooperazione allo sviluppo “A scuola dagli artigiani” nella cittadina di Kibaigwa in Tanzania. Nonostante fosse già stato programmato da tempo, impegni legati al rinnovo delle cariche di Confartigianato, che mi hanno portato alla Presidenza Nazionale Legno-Arredo mi impediscono di partecipare alla visita di verifica del progetto sviluppato in collaborazione con la Caritas diocesana nella missione di padre Fabiano Cutini”.

Esordisce così Domenico Gambacci, presidente della Federazione provinciale Legno e arredo di Confartigianato Imprese Arezzo, per spiegare le motivazioni che hanno determinato la procrastinazione del viaggio di monitoraggio del progetto promosso dalla Caritas diocesana e sviluppato in collaborazione con la Federazione provinciale Legno e Arredo di Confartigianato Imprese e la Provincia di Arezzo. E aggiunge: “La visita è soltanto rimandata a questo autunno, in quanto anche per gli altri partner sono insorti imprevisti e urgenti impegni lavorativi”.

Il progetto “A scuola dagli artigiani” nasce nel 2007 dalla volontà di strutturare una collaborazione tra soggetti del terzo settore, del mondo economico e istituzionale. L'obiettivo è quello di promuovere una cultura d'impresa sensibile alle problematiche sociali e volte alla promozione della dignità umana. Così si è potenziata le capacità della falegnameria già esistente, sono stati rinnovati i macchinari obsoleti ed è stato avviato un programma di formazione professionale dei giovani e dei lavoratori operanti nella missione. Questo lavoro non sarebbe stato possibile senza gli imprenditori del settore Legno Arredo di Confartigianato Imprese Arezzo e attraverso il coinvolgimento di Anap Arezzo – l'associazione dei pensionati aderente al sistema Confartigianato.

“Come dimostra il lavoro che svolgiamo insieme e non solo nel progetto “A scuola dagli artigiani”, – conclude Gambacci – la Caritas è un organismo pastorale della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro che svolge un ruolo cruciale per le politiche sociali del territorio e che offre, quotidianamente, un sostegno reale a persone e famiglie, molte delle quali aretine, che versano in condizioni di disagio.