Home Cronaca Roma, terza notte sul Colosseo per i lavoratori dell’Ivu

Roma, terza notte sul Colosseo per i lavoratori dell’Ivu

0
Roma, terza notte sul Colosseo per i lavoratori dell’Ivu

ROMA – Prosegue la protesta dei lavoratori dell'Istituto di Vigilanza Urbe. I sette vigilantes hanno trascorso la loro terza notte accampati sul terzo anello del Colosseo. Da venerdì pomeriggio si trovano sul monumento per protestare contro il mutato assetto societario dell'Ente da cui dipendono. Intanto questa mattina si è svolto in Campidoglio un incontro tra i rappresentanti dei lavoratori e l'assessore capitolino al Commercio Davide Bordoni.

"Non sono gladiatori, è un problema serio questo dei lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro. Oggi non c'è bisogno di continuare in maniera così eclatante questa protesta. Tramite i sindacati ho invitato i lavoratori a scendere dal Colosseo", ha detto il vicesindaco di Roma Mauro Cutrufo al termine dell'incontro con i rappresentanti dei lavoratori dell'Istituto Vigilanza Urbe.

"Se vorranno mantenere – ha aggiunto Cutrufo – la forma assembleare di protesta lo potranno fare ai piedi del Colosseo. Il Comune in questo caso non è interlocutore nel senso tecnico del termine ma politico. La soluzione spetta ad altri, noi siamo portavoce verso chi ha maggiore conoscenza del problema. In ogni caso come amministrazione non ci tireremo indietro".

''La questione degli ex lavoratori dell'Istituto di Vigilanza 'Urbe' è nelle mani del Governo. Chiediamo al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Letta di convocare urgentemente i lavoratori che da giorni stanno attuando una protesta estrema sul Colosseo'', ha chiesto da parte sua l'Assessore al Lavoro, Pari Opportunità e Politiche Giovanili della Regione Lazio Alessandra Tibaldi.

''La vertenza degli ex lavoratori 'Urbe' – prosegue Tibaldi – è stata già affrontata negli anni scorsi dalle Istituzioni locali per poi passare sotto la competenza del Governo che ha gestito la fase di commissariamento individuando un imprenditore che si è fatto carico di assumere tutti i lavoratori. Ma una parte di loro non ha accettato quella soluzione''. ''Ci auguriamo – conclude Tibaldi – che il governo riesamini urgentemente la questione in modo da permettere ai lavoratori di sospendere la protesta. Non appena il Governo avrà individuato una soluzione la Regione e le altre Istituzioni locali interverranno nell'ambito delle proprie competenze''.

Articlolo scritto da: Adnkronos