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Russia, grave incidente nella più grande centrale idroelettrica

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Russia, grave incidente nella più grande centrale idroelettrica

MOSCA – Almeno 8 persone sono morte e 10 sono rimaste ferite, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa russa Interfax, per un incidente avvenuto nella più grande centrale idroelettrica del paese, quella di Sayano-Shushenskay, a 35 chilometri da Sayanogorsk, nell'area Krasnoyarsk nella Siberia meridionale (Regione della Kakhassia, a circa 3.000 chilometri ad est di Mosca).

L'acqua del bacino, a causa dell'esplosione di un trasformatore raffreddato ad olio, che ha gravemente danneggiato le condotte che alimentano centrale, si è riversata nella sala turbine provocando il crollo delle pareti e di parte del tetto, ha spiegato un portavoce dei servizi di emergenza della città di Krasnoyarsk.

Il bilancio delle vittime è provvisorio e risultano dispersi 54 addetti all'impianto. Le autorità hanno aperto un'inchiesta per la possibili violazioni delle norme sulla sicurezza del lavoro. La diga, creata dallo sbarramento del fiume Yenisei, il quinto fiume al mondo e l'unico che sfocia nel Mar Glaciale Artico, non ha subito danni strutturali. Sembrerebbero quindi al momento da escludersi rischi per le aree a valle.

La produzione di energia dell'impianto, in funzione dal 1978 e terzo al mondo per quantità media di energia prodotta, è stata interrotta. Per i lavori di ripristino occorreranno diverse settimane, secondo quanto riferito da un portavoce del gestore RusHydro.

La centrale idroelettrica di Sayano-Shushenskaya è la principale fonte di energia per 2 dei maggiori impianti estrazione e traformazione dell'alluminio – di proprietà della United Company Rusal il più grande produttore mondiale del metallo – ed ora si temono ripercussioni a livello globale per il possibile calo dei livelli di produzione. Per questo motivo la RusHydro, controllata dalla U.C. Rusal, sta provvedendo a deviare potenza da due altre centrali della zona.

Il ministro delle emergenze della Federazione Russa, Sergei Shoigu, ha comunque dichiarato che occorrerano mesi, se non vari anni, per ripristinare tutte le condotte di alimentazione e riportare a regime la produzione di elettricità.

La centrale in passato è stata al centro di polemiche per una serie di incidenti e di inondazioni, avvenute durante e dopo la sua costruzione, che hanno costretto i tecnici a modificare nel tempo i progetti originali, tanto che l'impianto è in funzione a tutti gli effetti solo dal 2001.

Anche la sua privatizzazione è stata oggetto di indagini della magistratura per il sospetto che dietro di essa si potesse muovere un cartello di oligarchi russi intenzionati ad avere il monopolio delle risorse naturali e dell'energia siberiana.

Articlolo scritto da: Ign