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Rossella Sorini confermata Presidente di Cna Impresa Donna

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“Vorremmo un riconoscimento concreto del ruolo che abbiamo nel sistema economico e sociale”. Così Rossella Sorini, confermata Presidente di Cna Impresa Donna, sintetizza sensazioni e obiettivi della “metà del cielo” economico. “Teoricamente abbiamo molti riconoscimenti e quindi la conferma che le donne hanno le caratteristiche richieste al management del duemila: sono protagoniste di una azione imprenditoriale in costante ascesa e contribuiscono allo sviluppo economico, sono capaci ad organizzarsi, ad organizzare, flessibili, creative. Non solo. Le donne sempre più ricoprono ruoli di primo piano e svolgono compiti fondamentali all’interno dell’impresa, dalla responsabilità della progettazione di tutti gli aspetti legati all’innovazione alla gestione del personale e dell’amministrazione mettendo a frutto la loro grande capacità a sviluppare idee, a creare reti e ad utilizzare al meglio le proprie attitudini alle relazioni. Tutto questo è assolutamente vero – commenta Rossella Sorini. Ma è altrettanto vero che oggi, in un periodo di pesantissima crisi, noi paghiamo di più il prezzo di questa crisi: sia nel lavoro che a casa”.
Le imprese “rosa” non fanno eccezioni: diminuiscono gli ordini, aumenta la cassa integrazione, l’accesso al credito è sempre più difficile. Ma le donne che lavorano hanno da sempre problemi aggiuntivi: la crisi della finanza locale riduce i margini degli enti locali per organizzare i servizi alla persona. “Minori opportunità per bambini, anziani, diversamente abili – ricorda Rossella Sorini – si traducono in un aggravamento delle condizioni di vita delle donne che devono far fronte a questi problemi spesso con una minore disponibilità economica. Se non ci sono possibilità per baby sitter o badanti, la donna deve provvedere in prima persona e la donna imprenditrice rischia di finire stritolata in una contraddizione che può mettere in seria difficoltà la sua attività professionale”.
Le donne di Cna chiedono quindi “una strategia condivisa, di istituzioni locali e categorie economiche, per individuare forme di sostegno alle imprese. La recente attivazione del Fondo di garanzia per il credito è un fatto positivo ed indica la strada da percorrere. Ai Comuni chiediamo un grande sforzo per mantenere la quantità e la qualità della rete dei servizi alla persona”