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Sci, Razzoli secondo in slalom Kranjska Gora

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KRANJSKA GORA – Nel giorno in cui Manfred Moelgg e Giorgio Rocca sbagliano nella prima manche ed escono prematuramente di scena, ci pensa Giuliano Razzoli a portare l'Italia sul podio dello slalom maschile di Kranjska Gora valido per la Coppa del Mondo maschile di sci alpino. Il 24enne azzurro, leader dopo la prima manche, ha chiuso al secondo posto in 1'40''45. La vittoria e' andata al francese Julien Lizeroux (1'40''11), quarto a meta' gara. Sul terzo gradino del podio e' salito il tedesco Felix Neureuther (1'40''67) che ha preceduto l'austriaco Benjamin Raich (1'40''71). Lontani gli altri azzurri: Patrick Thaler (1'41''40) si e' piazzato 14°, Christof Innerhofer (1'41''92) ha chiuso 22°.

Razzoli, terzo in gennaio a Zagabria, ha realizzato il miglior risultato della carriera grazie ad una condotta di gara molto intelligente. Questo e' il ventunesimo piazzamento fra i primi tre in Coppa del mondo della squadra italiana in stagione, il quinto fra i pali stretti maschili. Vanno a punti anche Patrick Thaler (quattordicesimo) e Christof Innerhofer (ventiduesimo), mentre Stefano Gross non si e' qualificato per la seconda manche. Lo slalom sulla pista slovena era l'ultimo in programma prima delle finali di Are, per le quali si sono qualificati Manfred Moelgg, Giorgio Rocca, Giuliano Razzoli e Patrick Thaler.

''E' una pista, quella di Kranjska Gora, che mi e' sempre piaciuta e dove mi sento a mio agio. Sapevo di poter fare un buon risultato. Ho trovato una bella sciata sin da subito e solo nella seconda manche ho commesso qualche piccolo errore, ma va benissimo cosi''', dice il 24enne alla fine della prova. ''Questo secondo posto mi soddisfa e mi rende particolarmente felice. Vincere non e' certo facile, ma io ci provero' ad ogni gara e vedremo quando arrivera' il momento giusto: per ora mi godo questo podio che festeggero' questa sera con i miei tifosi lungo la strada del ritorno in Italia'', aggiunge prima delle dediche di rito. ''Dedico questo podio a tutti quelli che hanno creduto in me, a partire dalla Fisi, all'Esercito, al team, alla mia famiglia e ai miei tifosi".